LAMEZIA TERME (CZ) – Forte commozione e grande partecipazione per i funerali di Francesco Pagliuso, l’avvocato vittima di un agguato lo scorso 9 agosto. Alla camera ardente, allestita presso il Palazzo di Giustizia di Lamezia Terme, sono state espresse forti parole per ricordare quanto sia stato importante l’operato di Pagliuso all’interno della comunità. Sono intervenuti il sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro, il presidente dell’ordine degli avvocati Antonello Bevilacqua, il sindaco di Soveria Mannelli Leonardo Sirianni e tante altre personalità che si sono strette attorno alla famiglia in un unico e sentito saluto.
Antonello Bevilacqua ha espresso così il suo pensiero per l’avvocato Pagliuso: «E’ morto un avvocato ed è morto con modalità mafiose. Questa è una terra di mafia, diciamolo definitivamente. Vogliamo, desideriamo, gridiamo da tutta l’Italia l’attenzione che naturalmente doveva essere riservata anche alla Sicilia, anche alla Campania indifferentemente da come viene riservata ad altri posti».
«Francesco Pagliuso – ha continuato Bevilacqua – era un mio personale amico, come era amico di tutti gli avvocati di Lamezia Terme. Francesco è morto per la sua professione, che amava profondamente. Ha qui la toga, il famoso cencio nero, che tutti porteremo fino alla fine, anche sulla bara. Io mi sono messo a disposizione di Antonella – sorella dell’avvocato – e della famiglia intera. Io e tutti gli avvocati lametini. Rinnovo questa disponibilità – ha concluso – questa nostra vicinanza e assicuro che Francesco sarà qui con noi per sempre. Ve lo dico con tutto il cuore».
Parole forti che lasciano comprendere la grave lacuna che si è creata all’interno della comunità, una comunità che « dice no a chi ostacola il futuro di quell’angelo – afferma il sindaco Mascaro – i criminali devono restare nei luoghi a loro deputati, gli angeli devono andare in paradiso».
Forti applausi intorno al feretro con la foto sorridente di un uomo che occupava il suo tempo per il «98 % all’avvocatura – racconta Bevilacqua – e il restante 2 % al suo tempo libero».
Il caso ora è nelle mani della magistratura di Catanzaro, che dovrà fare luce su quanto accaduto. Un pensiero è stato espresso durante la messa, svoltasi nell’attigua chiesa del Rosario, al figlio di Pagliuso, che crescerà senza figura paterna, ma avrà con se la presenza e i valori di Francesco.
In un silenzio di forte rispetto, il feretro è stato accompagnato dalla folla, scandendo le pause con forti applausi e i rintocchi della campana della chiesa.
Miriam Caruso