#Twittamibeautiful e la critica tv al tempo del 2.0

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#twittamibeautiful

#twittamibeautifulWORLD WIBE WEB – Un’idea originale e irriverente spopola da qualche tempo in rete coinvolgendo e interpellando con un semplice hashtag tutti gli appassionati di una delle soap storiche della televisione italiana (e internazionale), Beautiful. L’hashtag è #twittamibeautiful e prende il nome del progetto da cui è nato anche un blog che raccoglie non solo i tweet lanciati in rete, ma anche altri contributi originali interamente dedicati alla celebre soap.

Alle 13,40 (ora in cui va in onda la soap dal lunedì al sabato) tutti sintonizzati e pronti a twittare selvaggiamente, raccontando e commentando le spesso insolite situazioni che vivono i protagonisti di Beautiful. A guidare il gioco loro: quattro ragazze e un ragazzo provenienti da diverse parti d’Italia (Roma, Napoli, Cosenza), pronti sollecitare le interazioni con un profilo twitter che oggi conta circa 1200 follower, per un topic, quello di Beautiful che è molto spesso tra le tendenze più popolari del social network.

Ma chi c’è dietro quello che pian piano si sta affermando come un vero fenomeno della critica televisiva nel web 2.0? Ve lo raccontiamo in questa breve intervista.

Come nasce #Twittamibeautiful?

#TwittamiBeautiful nasce con l’intenzione di trasformare Twitter in un salotto virtuale con un enorme divano, dove poter commentare le disavventure di Ridge & Co, in modo ironico e pungente. Ad utilizzare per prime l’hashtag #twittamibeautiful sono state @nouv84 , @Atrebor78 e @ChiaridaCol,  rispolverando la loro passione per questa soap opera, diventata ormai un cult. In poco tempo è diventato il ritrovo di tutti gli altri fan, che ormai si divertono a commentare ménage à trois, scomparse improvvise, morti e resurrezioni dei protagonisti.

Il vostro hashtag è ormai punto di riferimento per i fan delle celebre soap che amano commentarla in rete. Quale il segreto del vostro successo?

#TwittamiBeautiful punta molto sull’ironia, giocando con l’assurdità dei “problemi” dei protagonisti. Sfrutta il social network come un luogo di ritrovo, di riferimento, appunto, come l’Insomnia Cafè di Rick Forrester, in cui tutti possono esprimere le proprie opinioni, ricordare episodi e personaggi dimenticati, prendere in giro i personaggi (che sono diventati quasi dei vicini di casa, degli amici) o ribattere su noi stessi che commentiamo assiduamente “Beautiful” dalle nostre cucine, dai nostri uffici o dalle nostre camerette. Possiamo dire che il nostro modo di seguire la soap ha attirato così tanti utenti, da trasformare #TwittamiBeautiful in un vero e proprio fenomeno social dell’ora di pranzo.

Come vi siete conosciuti?

Chiara: All’inizio io, Roberta e pochi altri commentavamo con l’hashtag #Beautiful e la cosa ci divertiva tantissimo. Abbiamo deciso di crearne uno tutto nostro e siamo diventati un gruppo d’ascolto molto affiatato. Il passo successivo è stato quello di creare un account dedicato e il sito. Si sono unite le Valerie ed Angelo. Ci divertiamo davvero tantissimo.

Roby: Twittare con i fan della soap è sempre stato difficile: l’hashtag #Beautiful era utilizzato in modo troppo generico, raccogliendo tweet che non avevano a che fare con la soap, molto spesso.  Questo era un problema che condividevo con altri fan che come me volevano un hashtag per seguire esclusivamente la soap:  proprio tra di loro, ho conosciuto Chiara che mi ha contattata per creare un account dedicato e ha proposto un hashtag ad hoc. Da lì, il passo è stato relativamente breve: si sono aggiunti molti e molte follower e si sono uniti al gruppo Valeria, Angelo e la nuova Valeria.  Ho conosciuto Chiara e Valeria C. a Roma: abbiamo chiacchierato e pranzato insieme come vecchie amiche e per questo, dico grazie a Twitter. Speriamo di replicare presto la reunion a Napoli con tutto lo “staff” al completo: non vedo l’ora!

Valeria C.: Ho scoperto per caso l’hashtag lanciato da Chiara e Roberta e mi sono accodata alla follia, condividendo le mie chicche con #TwittamiBeautiful. Fino al contatto di Chiara che mi chiese di entrare a far parte del team e iniziare a strutturare in modo più definito questo fenomeno. In seguito è arrivato Angelo, l’esperto dei riassuntoni sbellicanti di “Biutifullandia” ed infine l’altra Valeria. Davvero un bel gruppo! Con Chiara e Roberta ci siamo conosciute anche dal vivo, a Roma. Aspettiamo di replicare la giornata a Napoli, così ci saranno anche Angelo e Valeria.

Valeria F.: Ho scoperto #TwittamiBeautiful vedendolo comparire nelle tendenze di Twitter. Inoltre, mi capitava spesso di leggere sulla home di Twitter i commenti di alcuni miei contatti, così ho iniziato a twittare anch’io con loro. Anni di sfottò sulla mia passione per questa soap sono stati ricompensati con l’arrivo di questi fantastici ragazzi: Chiara, Roberta, Valeria e Angelo, ai quali non ho potuto fare a meno di chiedere di “adottarmi”. Scrivere di Beautiful è una divertente parentesi nella circadiana lotta casa, lavoro, amici, famiglia. Il mio primo articolo su Sheila mi metteva ansia, più per il personaggio in sé che per il “debutto”.

Angelo: Ho iniziato a seguire assiduamente “Beautiful” e a commentarla mentre studiavo per la tesi magistrale. La forte componente ironica della sceneggiatura mi ha colpito ed è stato l’unico rifugio alternativo, per un orfano di “Sentieri” come me. Nel corso dei miei tweet, ho conosciuto Chiara, Valeria e Roby, anche per via dei riassunti alternativi che scrivevo a fine puntata. Ci siamo aggiunti su Facebook e abbiamo avviato il gruppo di lavoro. È la prima volta che mi inserisco in un progetto di questo tipo: mi piace molto e mi diverto tantissimo, anche perché le mie compagne di cameretta sono divertentissime.

Beautiful (fan) si nasce o si diventa?

Chiara: Si nasce e si diventa. Io lo guardo da quando avevo 6 anni e lo davano su Rai2. L’ho sempre visto come una cosa molto comica, in cui fratelli e genitori si contendevano le mogli tra gravidanze e gente psicopatica. Però sono di molte persone, nostri followers che hanno ripreso o proprio cominciato a guardare la soap da quando esiste l’hashtag #twittamibeautiful: questo non può che renderci orgogliosi.

Roby: Sono fan da sempre, sin dalle primissime puntate. Ero piccola ed ero a casa con la baby sitter, a sua volta fan. E’ lei che mi disse quanto fosse appassionante questa soap sul mondo della moda.
Non a caso i  miei colleghi di #TwittamiBeautiful mi definiscono un database vivente. Certamente, fan di Beautiful si può anche diventarlo: una volta dentro, non ne esci più!

Valeria C.: Fan della soap si nasce! Non a caso, la passione per Beautiful mi è stata tramandata dalla mamma da quando ero piccola. Però, fan lo si può anche diventare: grazie a #TwittamiBeautiful molte persone, che avevano abbandonato la soap, hanno riscoperto la voglia di guardarla di nuovo, grazie anche all’ironia che mettiamo nei nostri commenti.

Valeria F.: Io sono “nata fan” di Beautiful: in famiglia, madre, nonna e zie hanno iniziato a guardarlo.  È una tradizione familiare, un’abitudine che non mi sento di interrompere. Molti sono nati fan come me, senza saperlo: sono quelli che, dopo aver seguito una puntata per sbaglio, li senti pronunciare improvvisamente “Shhh! Che ha detto Brooke?”.

Angelo: Non è difficile diventare fan di una soap come “Beautiful” per via della sua narrazione: semplice da seguire e con colpi di scena talmente banali da essere inimmaginabili. Inoltre, questi personaggi sono riusciti a intromettersi nella vita di tutti i teledipendenti come me per il loro essere facilmente e simpaticamente criticabili, come quando a scuola ci si diverte a commentare gli accoppiamenti dei compagni di classe.

Progetti per il futuro?

Ci sono svariati progetti che bollono in pentola. Innanzitutto, conquistare la colonna di destra di Repubblica e conoscere il cast di Beautiful (abbiamo scritto anche alla de Filippi sperando che ci aiuti in questa missione). Scherzi a parte, vorremmo anche realizzare una serie di ebook con i contenuti di #TwittamiBeautiful: stiamo lavorando per voi e vi terremo aggiornati su tutto

Oltre che su Twitter, potete seguire #twittamibeautiful su Facebook e sul sito ufficiale.

 

Giovanna Maria Russo

 

 

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