CATANZARO – Il dirigente generale del Dipartimento tutela della salute Riccardo Fatarella ha presieduto, oggi, nella sede della Cittadella regionale, una conferenza stampa per rispondere alle dichiarazioni del commissario ad acta per il Piano di rientro Massimo Scura in merito al Dca 50/17 che autorizza l’assunzione a tempo inderterminato di 600 figure professionali in tutto il sistema sanitario regionale.«Abbiamo bisogno di ristabilire alcune verità. Con documenti, lettere ed atti». Così ha esordito Fatarella all’incontro con i giornalisti rimarcando che «il decreto non si pubblica sul sito della Regione perché manca della firma dell’intera struttura commissariale, così come è stato richiesto con una nota dal ministero della salute nella quale si dichiarava come irricevibile qualsiasi decreto che non riportasse la firma congiunta». «L’atto per le 600 assunzioni – ha proseguito il dirigente generale – il Dipartimento lo ha scritto e sottoscritto. Non c’è nel merito alcuna perplessità. C’è solo la volontà assoluta della garanzia della legittimità degli atti. Non dobbiamo illudere chi cerca lavoro. La pubblicazione è un atto dovuto se il decreto è completo, altrimenti non è un decreto ma una proposta e non ha valore legale. Il sub commissario Andrea Urbani non è che non ha firmato il decreto per dimenticanza ma ha scritto un’argomentata lettera all’ingegnere Scura con la quale documenta il perché delle sue perplessità». Il dirigente generale del Dipartimento salute ha, poi, letto il resoconto stenografico della dottoressa Adduce al tavolo interministeriale di monitoraggio che si è tenuto lo scorso 28 marzo: «ribadisco che i provvedimenti che recano la firma di una parte commissariale vengano rinviati alla struttura commissariale stessa per il conseguente riesame». «Questa è la direttiva – ha ribadito infine Fatarella. Se il ministero deciderà di cambiare, il Dipartimento ne prenderà atto. Intanto, però, ci auguriamo che il commissario Massimo Scura e il sub commissario Andrea Urbani trovino al più presto l’intesa, firmino il decreto e noi lo pubblicheremo un’ora dopo».