Accuse dure e gravi sono emerse ieri sera a Rose, il piccolo centro a due passi da Cosenza che ha ospitato un dibattito sulla criminalità in Calabria, promosso da ‘Il Cantiere’ per iniziativa del giovane esponente del pd locale Osvaldo Ferro. Ospiti d’onore Giuseppe Falcomatà, capogruppo pd nel consiglio comunale di Reggio Calabria fino al suo scioglimento, e l’on Franco Laratta, già deputato e membro della Commissione parlamentare antimafia.
Il dibattito, dal titolo suggestivo: Dalla coppola agli swap, l’evoluzione della ndrangheta in Calabria (come dal libro del prof. Mimmo Marino dell’Università di Reggio) è capitato nel giorno della condanna della Corte dei conti per Peppe Scopelliti, all’epoca dei fatti sindaco reggino, che dovrà risarcire lo Stato con 300 mila euro per danni erariali.
Durissimo Franco Laratta: ‘Pezzo dopo pezzo, crolla il fantasmagorico Modello Reggio. Un modello caratterizzato da un violento assalto alle regole civili e democratiche di una città. Per Scopelliti si avvicina sempre di più l’ora in cui dovrà rispondere della devastazione di un grande comune, poi sciolto per mafia, e del totale fallimento della sua azione di governo della nostra Regione”.
Giuseppe Falcomatà ha ripercorso gli anni del suo impegno nel consiglio comunale di Reggio Calabria, dell’assalto alla diligenza del centrodestra reggino, delle infiltrazioni criminali nelle società di servizi e negli stessi apparati comunali. Per il giovane esponente reggino del pd: “Sono accadute in Calabria cose gravissime, si sono consumate operazioni profondamente illegittime ed è stata mortificata la storia civile e democratica di una grande città come Reggio Calabria!”
Nel corso del convegno di Rose, si è molto parlato dell’evoluzione della ndrangheta calabrese, dai tempi della coppola ai giorni nostri, fino a divenire una delle associazioni criminali più potenti del mondo. I relatori hanno denunciato come si sia abbassato notevolmente il livello di attenzione dell’opinione pubblica e della classe politica nazionale nei confronti della lotta alla criminalità organizzata.
L’appello finale di Laratta e Falcomatà: “E’ giunto il momento del riscatto della nostra terra. C’è bisogno di una classe politica coraggiosa e determinata, che lotti contro tutte le forme di corruzione e di illegalità. Se non fermiamo il degrado, la Calabria finirà fuori dal consesso civile e democratico italiano ed europeo”!