REGGIO CALABRIA – “Chiariremo la situazione e dimostreremo l’estraneità dai fatti contestati”. Così l’avvocato Domenica Tripodi, legale della ragazza di Melito Porto Salvo accusata di aver assassinato la madre il 25 maggio scorso. La giovane diciassettenne è comparsa davanti al giudice per l’interrogatorio di garanzia, ma si è avvalsa della facoltà di non rispondere. “Questa scelta – ha detto ancora l’avvocato Tripodi – è dettata dalla volontà di mantenere la ragazza tranquilla e serena. Di lei è stata data un’immagine distorta, che non è quella reale – ha aggiunto, lamentandosi del fatto che i media l’hanno dipinta come un mostro. La minore deve rispondere della pesante accusa di omicidio aggravato dai motivi abbietti e futili. Per gli inquirenti avrebbe ucciso la madre di 44 anni perché la donna l’aveva punita vietandole l’utilizzo di cellulare, computer e social network. Secondo l’accusa, inoltre, avrebbe agito con “lucida freddezza e con premeditazione” sparando un colpo alla tempia del genitore mentre stava dormendo.