COSENZA – La Cgil di Cosenza, la Cgil Pollino-Sibaritide-Tirreno, la Cisl e la Uil di Cosenza – tramite i loro rispettivi segretari – rivendicano il pieno rispetto delle norme e del regolare funzionamento democratico della Camera di Commercio di Cosenza, chiedendo al governatore Giuseppe Scopelliti di procedere all’immediata nomina degli organismi camerali.
Cgil, Cisl e Uil invitano contemporaneamente a superare tutte le divisioni che si sono verificate all’interno delle organizzazioni imprenditoriali.
Da un lato, infatti, il commissariamento dell’ente camerale sarebbe incomprensibile e dannoso. Incomprensibile perché, in attesa che il Tar decida sul ricorso, ci sono tutti i presupposti giuridici affinché vengano eletti gli organismi democratici deputati a guidare la Camera di Commercio di Cosenza. Dannoso perché sarebbe un vulnus alla democrazia e perché i commissariamenti in Calabria non hanno mai prodotto nulla di buono. Basta guardare alle esperienze già vissute all’interno dell’Ente camerale, oppure ai precedenti del tutto fallimentari di altri settori, quello che è accaduto nella gestione dei rifiuti è sufficiente da solo a rafforzare la convinzione dei sindacati.
Cgil, Cisl e Uil temono pure che il commissariamento possa penalizzare ulteriormente la provincia di Cosenza e, principalmente, possa far entrare la politica nel governo di un ente che, per la sua natura e i suoi scopi, deve essere gestito dal mondo del lavoro e da quello imprenditoriale. I contrasti e le fibrillazioni tra gli attori che dovrebbero promuovere lo sviluppo del territorio, inoltre, non possono che incidere negativamente su un tessuto socio-economico molto fragile e in un periodo di profonda crisi e difficoltà.
Cgil, Cisl e Uil si appellano, quindi, al governatore Giuseppe Scopelliti e a tutti gli soggetti coinvolti affinché ci sia uno scatto di consapevolezza e senso di responsabilità. La Camera di Commercio di Cosenza deve riprendere il suo normale funzionamento democratico in piena armonia.