REGGIO CALABRIA – I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere, due delle quali nei confronti di avvocati che hanno difeso la famiglia di Maria Concetta Cacciola, deceduta nel 2011 per ingestione di acido muriatico. Le altre tre misure cautelari riguardano il fratello e i genitori di Maria Concetta Cacciola. L’indagine è relativa ai maltrattamenti subiti dalla donna dopo la sua decisione di collaborare con la giustizia.