ASP Catanzaro, Menniti incontra i capigruppo del Consiglio Comunale

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CATANZARO – Lo stato dell’arte del Centro Trasfusionale di Lamezia Terme è stato l’argomento all’ordine del giorno della seduta straordinaria della Conferenza dei Capigruppo del Consiglio comunale di Lamezia Terme, che si è riunita questa mattina per volontà del Presidente Francesco Grandinetti.
All’incontro, al quale è stato presente anche il Sindaco della città, Gianni Speranza, ha preso parte Pietro Menniti, Direttore Generale facente funzioni dell’ASP di Catanzaro, contattato dal Presidente Grandinetti ed invitato a intervenire, insieme al Direttore sanitario del presidio ospedaliero di Lamezia Terme, Domenico Tomaino, perché riferisse in merito alla visita ispettiva, che l’apposita Commissione d’accesso della Regione Calabria ha compiuto nel Centro Trasfusionale dell’Ospedale “Giovanni Paolo II”.
Il Presidente del Consiglio ha inteso precisare che: “A noi interessa che la parte clinica venga mantenuta h24 all’interno del Centro Trasfusionale di Lamezia Terme, come previsto dalle rete regionale ospedaliera.”
In sintonia con Grandinetti il DG ff Menniti, il quale ha sottolineato che “L’ospedale di Lamezia Terme è il più grande della regione oltre ad essere nel punto più strategico è centrale della Calabria, vicinissimo a tutti gli snodi viari come autostrada, ferrovia e aeroporto, raggiungibile in pochissimo tempo con qualunque mezzo, quindi è il posto migliore dove collocare le sacche di sangue, in quanto in caso di necessità ed urgenza si è in grado di garantire, in tempi rapidissimi,  la fornitura del plasma necessario”.

Il Direttore generale f.f. ha poi aggiunto che “L’ASP nella qualità del DG ff e il Sindaco della Città di Lamezia come massima autorità sanitaria, si impegnano a garantire che il Centro Trasfusionale di Lamezia sarà completamente idoneo, dal punto di vista strutturale e strumentale, entro il 31 dicembre 2014, in modo che la commissione possa, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, certificare l’adeguatezza del Centro di Lamezia, che comunque anche ad oggi, nonostante i lavori in corso dal punto di vista strutturale, è stato già reso idoneo per la conservazione delle sacche di sangue per come prevedono gli standard minimi, questa è la nostra linea del resto in continuità con la gestione precedente.”

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