Qui di seguito riportiamo il comunicato pervenutoci dall’assessore Geppino De Rose:
“Su questa faccenda del diritto all’assistenza dei 3 bambini non udenti non siamo disposti ad accettare lezioni di sensibilità da nessuno né, tantomeno, da parte di chi confonde, strumentalmente, il profilo giuridico da quello politico-assistenziale della vicenda.
In termini giuridici, esiste un vuoto previsionale e una straordinaria proliferazione di interpretazioni. Tutti, ripeto tutti, ritengono di non avere competenze. E questa è una parte del problema.
Ho investito, personalmente, d’intesa con il Sindaco, l’Assessore Mario Caligiuri della Regione Calabria, chiedendogli di intervenire con decisioni regolamentari e/o legislative, per risolvere definitivamente il problema.
Sul piano politico assistenziale, che è cosa ben diversa, stiamo coinvolgendo tutti i soggetti istituzionali per ottenere risposte legate al buon senso della vicenda e, cioè, di procedere verso l’identificazione di una soluzione, comune e di breve periodo, per venire incontro alle esigenze immediate dei tre piccoli.
L’affermazione del consigliere (o avvocato?) Paolini, “ Cosenza è una smart city senza intelligenza” è, francamente, volgare, irresponsabile e politicamente irricevibile.
Volgare perché disconosce l’impegno che personalmente dedico alle esigenze delle classi deboli e dei meno fortunati, incatenandomi, ad esempio, per la faccenda dei tagli ai buoni libro.
Irresponsabile perché alimenta tensioni sociali in una condizione di per sé già esplosiva per le questioni legate al disagio economico indotto dalla crisi.
Politicamente irricevibile perchè la nostra Giunta, sulle politiche dell’infanzia, sta adottando politiche di sostegno su tutta la fascia dei servizi non essenziali, in una condizione di criticità della finanza pubblica che i nostri censori amano ricordare solo quando trattano interessi di altra natura, magari privatistica.”
Geppino De Rose
Assessore all’Innovazione, Smart City, Social Innovation, Università, Scuola e Cultura