COSENZA – Incontro tra gli assessori alla Cultura della Regione Calabria, Mario Caligiuri, e del Comune di Cosenza, Geppino De Rose, per discutere di alcune delle criticità legate al futuro della Biblioteca Civica. L’assessore De Rose è stato delegato dal sindaco Mario Occhiuto a rappresentare il Comune di Cosenza nel Consiglio di Amministrazione della Biblioteca Civica, insieme al consigliere comunale Massimo Commodaro.
Come si ricorderà, a seguito dell’approvazione del DDL Del Rio in materia di riforma delle Province, l’assessore De Rose aveva lanciato l’allarme sulle possibili conseguenze di tale innovazione normativa sulle sorti della Biblioteca Civica, essendo la Provincia di Cosenza socio fondatore ed erogatore di un contributo annuo a favore della storica istituzione culturale della città.
Lo stesso Consiglio Comunale di Cosenza, nella seduta del 31 marzo scorso, aveva approvato all’unanimità un documento di indirizzo che sollecitava azioni di sensibilizzazione e di disegno di nuovi scenari operativi utili ai fini del sostegno alla Biblioteca Civica.
Nell’incontro con Caligiuri, De Rose ha rappresentato le condizioni di criticità istituzionale ed economica che interessano l’attuale fase di vita della Biblioteca illustrando il percorso da intraprendere ed il progetto al quale sta lavorando Palazzo dei Bruzi: assoluta irrinunciabilità del ruolo del Comune di Cosenza a favore della istituzione culturale, revisione dello statuto, allargamento della platea dei soci ai privati, valorizzazione del ruolo di Biblioteca Storica della Civica, nomina di un management specializzato nella gestione di biblioteche storiche, avvio dei percorsi di digitalizzazione del patrimonio librario, ampliamento dei mercati di riferimento dell’offerta dei servizi della Biblioteca Civica attraverso l’uso di piattaforme web oriented, inserimento della Biblioteca cosentina all’interno delle priorità del Polo Bibliotecario Regionale, nell’ambito dei nuovi fondi UE 2014/2020.
Per Geppino De Rose, ferma restando l’inviolabilità degli interessi pubblici rappresentati dalla storia stessa della Biblioteca Civica, esiste la possibilità concreta di attrarre privati all’interno del suo modello di gestione, come gli operatori della filiera culturale, universitaria privata e informatica, capaci di dare alla Civica lo slancio necessario sui mercati internazionali.
Caligiuri ha condiviso l’approccio progettuale del Comune di Cosenza mirato alla salvaguardia dell’istituzione, sebbene in una logica di valorizzazione del ruolo di autonomia operativa, finanziaria e gestionale della Biblioteca stessa.
Caligiuri ha altresì manifestato l’intenzione di convocare un immediato tavolo di discussione degli scenari di contrasto alla crisi dell’istituzione, alla presenza dei soci fondatori della Civica e cioè Accademia Cosentina, Provincia di Cosenza, Comune di Cosenza.