ROMA – L’Università della Calabria presenta il progetto Carbon Footprint al quale partecipa nell’ambito dell’accordo quadro siglato tra il Ministero dell’Ambiente, la Regione Calabria e il Comune di Cosenza. Il progetto si prefigge l’obiettivo di favorire la sensibilizzazione sul tema della “low carbon economy” e la sua applicazione nelle università ha proprio la finalità di favorire la disseminazione di expertise e know-how sulle tecnologie che permettono il passaggio ad una economia a emissioni zero. L’iniziativa che coinvolge anche gli atenei di Tor Vergata di Roma e Ca’ Foscari di Venezia, nonché diverse multinazionali come Pirelli, Benetton, Illy Caffè, l’Oreal, Carlsberg, San Benedetto, Gucci, Coop, Telecom, Autostrade per l’Italia e Unicredit, intende fattivamente dimostrare la sensibilità e l’attenzione dell’UniCal alle problematiche legate alla salvaguardia dell’ambiente ed a tutte quelle azioni capaci d’attuare modelli di sviluppo ecosostenibili. L’Università ha, pertanto invitato i docenti, il personale tecnico-amministrativo e gli studenti dell’UniCal a controllare il proprio indirizzo di posta elettronica, con dominio Unical, per rispondere al questionario relativo al progetto Carbon Footprint. L’iniziativa, alla quale l’ateneo raccomanda di aderire, è finalizzata alla raccolta d’informazioni utili per promuovere una mobilità sostenibile. Le risposte raccolte, che saranno archiviate e trattare in forma anonima, nel rispetto della vigente normativa sulla tutela della riservatezza, serviranno ad ottenere una “fotografia” esauriente circa le abitudini di mobilità ed il volume delle emissioni connesse al traffico veicolare legato all’Università della Calabria che interessa, ogni giorno, circa 30 mila persone. I dati ottenuti, dopo essere stati analizzati da alcuni esperti, costituiranno l’indispensabile base per individuare criticità e prospettare azioni correttive.