Caso Sorical e acqua potabile, la replica di Miceli (M5S) al cittadino esasperato

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jshoawsRENDE (CS) – Domenico Miceli, portavoce del Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle di Rende, ha ritenuto doveroso rispondere alla lettera, pubblicata da alcuni quotidiani regionali, scritta da Giovanni Palermo, un cittadino, per protestare contro la cattiva gestione del servizio idrico. In particolare, Miceli, che afferma di condividere in pieno le ire dei concittadini, ritiene che siano ingenerose le accuse rivolte alla minoranza comunale, di cui egli stesso, con il suo gruppo, fa parte.

Di seguito, riportiamo la sua dichiarazione diffusa a mezzo stampa.

Pur condividendo lo sfogo, sacrosanto, del cittadino che paga i tributi per ricevere in cambio un servizio idrico scadente, non posso lasciar cadere nel vuoto le accuse rivolte a tutta “la minoranza” del Consiglio comunale di Rende, laddove il contribuente scrive che questa situazione è “roba da far gridare le opposizioni, sempre che ci fosse un’opposizione a Rende”.

Ebbene, ci preme ricordare al signor Giovanni Palermo che a Rende c’è un’opposizione che grida allo scandalo e chiede interventi concreti al sindaco Manna. Questa opposizione è rappresentata dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle.

Al suo pari, consideriamo illegittime le tariffe Sorical e inapplicabile la riduzione del servizio idrico ai Comuni morosi. Abbiamo denunciato ed espresso la nostra posizione in più occasioni (vedi nota 21 luglio 2015, 1 agosto 2015 e 4 ottobre 2015) consigliando all’attuale esecutivo di emettere un’ordinanza con cui si diffida la Sorical dal ridurre le forniture d’acqua ai cittadini di Rende. Qualche altro sindaco ha agito così e la Sorical si è opposta ma ha perso la causa sia davanti al Tar (vedi sentenze n. 358/2012, n. 69/2013 e n. 226/2014) che al Consiglio di Stato (sentenza n. 2203/2013). L’avvocato Manna potrebbe farsi consigliare dal pool di avvocati che ha scelto e che il comune di Rende ben paga. Ma al momento Manna pare non essere interessato all’azione forse perché distratto da altre faccende.

Sulla vicenda Acque Potabili abbiamo ribadito più volte la nostra posizione in Consiglio Comunale, chiedendo al sindaco e alla Giunta di rispettare la volontà del popolo italiano espressa con il referendum del 2011 che ha sancito la ripubblicizzazione del servizio idrico.

Ci preme segnalare anche le azioni portate avanti dai nostri portavoce alla Camera e in Europa: il deputato Paolo Parentela ha denunciato le tariffe illegittime chiedendo l’intervento dell’A.E.E.G. (Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico) a luglio di quest’anno, mentre qualche giorno fa l’eurodeputata Laura Ferrara ha presentato un esposto alla stessa Autorità denunciando le molteplici anomalie nella gestione della fornitura idrica. Secondo la Ferrara e il M5S, infatti, la Sorical gestisce l’acqua come un prodotto commerciale al pari degli altri e si erge ad ente moralizzatore, avocando a sé funzioni di sensibilizzazione mai delegategli da alcuno. Il M5S inoltre ha denunciato la scarsa trasparenza delle informazioni in ordine alla riduzione della portata idrica: non compaiono né nelle diffide inviate tanto meno sul sito le modalità con cui verrà (se verrà) assicurato il servizio alle strutture sanitarie pubbliche, alle scuole, alle forze dell’ordine ed ai vigili del fuoco, ai fini di non compromettere servizi costituzionalmente garantiti.

A Rende e in Calabria non solo il volere dei cittadini è rimasto inascoltato, ma si permette ad una società in liquidazione di fare il buono e cattivo tempo con un diritto fondamentale come quello dell’accesso all’acqua, e questo il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle lo sta gridando forte da tempo.

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