Castrovillari, la D’ingianna fa il punto sul suo impegno nell’ANCI nazionale

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L’impegno in seno all’ANCI nazionale, Area Welfare, che accomuna le problematiche legate alla Scuola, alla Famiglia ed alla Immigrazione, mi porterà il 30 gennaio ed il 6 febbraio a Roma; il primo giorno per lavorare su “Famiglia e responsabilità educativa” nell’ambito dell’Osservatorio Nazionale Famiglia,  ed il secondo per partecipare alla riunione sulle “Politiche per la famiglia e sviluppo del sistema Paese”.

L’occasione è buona per approfondire quelle tematiche che catterizzano il welfare integrato ed allargato, e sempre più le questioni che interessano il sistema Italia tra crescita, razionalizzazione della spesa, urgenza lavoro, potere d’acquisto, qualità della vita, diritto alla studio, emergenza educativa, bisogni delle famiglie ed integrazione.

Emergenze che l’Amministrazione Lo Polito sta affrontando senza perdere di vista l’essenziale del quotidiano che deve fare i conti con la realtà di tutti i giorni e le domande su quale deve essere il compito della politica di fronte a questo, e che tipo di responsabilità pone una situazione di crisi di tale portata.

Sicuramente, per tutto, il bene comune diventa il criterio per affrontare queste necessità, che non può che passare per il “rischio” di fare insieme, nel senso di ripartire da un nuovo “patto sociale” tra i rappresentanti delle realtà politiche e sociali, con regole comunemente accettate entro le quali ciascuno possa portare il suo contributo per dare soluzioni condivise su grandi e delicati problemi, a cui sempre più il welfare ci richiama e la “barra” posizionata da Lo Polito testimonia nelle pur vive difficoltà.

In questo passa il mio contributo ad un organismo nazionale che, poi, cerco di far rifluire in città, attraverso gli appositi organismi istituzionali, per trovare percorsi più adeguati possibili a individuare soluzioni altrettanto praticabili che richiedono determinazione e coinvolgimento su come procedere.

Questo lo chiamerei atteggiamento sussidiario, e non è poca cosa. Abbiamo sempre più bisogno di posizioni culturali che guardino alla società senza pretendere nulla da essa , se non valorizzare le energie che possiede.

E’ questo lo sguardo per un cammino che vuole cambiare decisamente passo nell’interesse del bene comune e di un bisogno radicale della gente che ormai coincide in modo clamoroso con una domanda di significato per ciascuna cosa e , soprattutto, per accettare i sacrifici di cui tutti sottolineiamo la necessità.”


La Consigliere comunale con delega ai Rapporti Istituzionali

f.toGiovanna D’Ingianna

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