CORIGLIANO CALABRO – Terrorismo psicologico nelle fasi che accompagnano la notifica delle cartelle esattoriali emesse dal Consorzio di bonifica integrale dei bacini jonici cosentini. Il presidente provinciale CIA Calabria Nord, Natalino Gallo, chiede trasparenza e chiarezza sulla gestione dell’ente, dal caos delle cartelle pazze alla elezione del presidente che, oggi, rappresenta meno del 4% degli associati. Un affondo a tutto campo quello che lancia la Confederazione Italiana Agricoltori Calabria Nord, partendo dall’atteggiamento e dai criteri adottati nella notifica, in corso in questi giorni, delle cartelle esattoriali relative ai servizi irrigui per le annualità 2011-2012. “Stiamo ricevendo – dichiara il presidente Natalino Gallo – numerose segnalazioni circa una serie di inesattezze contenute nelle cartelle notificate da “Area riscossione” per conto del Consorzio di bonifica integrale dei bacini jonici cosentini. Parcelle contabilizzate due volte a persone diverse, cartelle intestate ad associati deceduti, servizi non erogati per i quali si chiede il pagamento e così via. Senza contare le telefonate di sollecito ricevute dagli utenti e il ricorso a decreti ingiuntivi e pignoramenti. Insomma è in atto un vero e proprio terrorismo psicologico. Le lamentele sono tante così come tanta è l’esasperazione degli associati, molti dei quali non hanno neanche i mezzi per contestare le cartelle e far valere i propri diritti”. A tal proposito la stessa CIA garantisce piena disponibilità da parte del proprio personale: “Siamo a disposizione di tutti gli associati – afferma Franco Mazzei, responsabile CIA comprensorio Sibari-Sila Greca – anche per consulenze e iniziative legali in regime di convenzione, tutelando gli interessi generali e andando incontro soprattutto ai piccoli produttori, che rappresentano l’ampia maggioranza”. Al caos delle “cartelle pazze” per i tributi irrigui si aggiunge, sempre in questi giorni, la notifica da parte dell’ex Consorzio Sibari-Crati dei tributi relativi ai miglioramenti fondiari. Il che genera ulteriore confusione. “Se Coldiretti si ritiene soddisfatta della gestione dei consorzi di bonifica – continua Natalino Gallo – noi ne prendiamo atto, ma non possiamo non evidenziare, con preoccupazione, i tanti errori che, così diffusi, ci lasciano non pochi dubbi sulla bontà della gestione amministrativa”. I dubbi ci sono anche su ulteriori iniziative adottate dal Consorzio di bonifica integrale dei bacini jonici cosentini, diverse rispetto a quella che è la mission dell’ente. “Si è giunti – sottolinea il presidente provinciale CIA Calabria Nord – a modificare lo stato dei luoghi, e di questo ne vedremo gli effetti in futuro, deviando i corsi d’acqua per alimentare le centrali idroelettriche. E a tal proposito – chiede Gallo – dove vanno a finire questi soldi? Dove sono le ricadute positive, in termini economici, per gli associati?”. A questi interrogativi se ne aggiungono altri sulla complessiva gestione economica dell’ente. “Quali iniziative sono state intraprese – incalza Franco Mazzei – per contrastare l’evasione? Come si intende risolvere il problema della mancata corrispondenza tra gli ettari effettivi e quelli contabilizzati?”.
L’ultima stoccata riguarda, infine, le recenti elezioni per il rinnovo delle cariche direttive dell’ente, alle quali CIA non ha inteso partecipare sollevando perplessità sul rispetto delle norme. “Basti pensare – tuona Natalino Gallo – che il Consorzio ha circa 27.000 associati di cui circa 9.700 aventi diritto al voto. I votanti sono stati all’incirca 1.600, molti dei quali con deleghe: in pratica meno del 4% degli associati. Questa è la percentuale rappresentata dagli attuali organismi direttivi – conclude il presidente provinciale CIA Calabria Nord – in un contesto in cui ci saremmo aspettati che la politica e le istituzioni, con un atteggiamento da arbitro equo, prestassero maggiore attenzione alle posizioni espresse da tutte le organizzazioni”.