REGGIO CALABRIA – Ritornando, a bocce ferme, sull’improbabile riscossa dell’ex sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, del 7 febbraio scorso, in una piazza Italia che non era sicuramente quella delle grandi occasioni, è necessario fare qualche considerazione.
Innanzitutto, sembra chiaro che per far ripartire Reggio e, contemporaneamente, restituirla alla politica è sufficiente che ci si liberi di coloro che l’hanno ridotta in queste condizioni al fine di impedire che costoro lo rifacciano, e ciò al di là della sorte giudiziaria della questione, che non mi compete : a noi deve interessare solo la politica. E da questo punto di vista, su quel palco, venerdì scorso, c’erano i protagonisti di un fallimento della politica che ha portato nel baratro un’intera comunità.
Da quello che abbiamo appreso dalle fonti d’informazione, non possiamo non deplorare le azioni minacciose nei confronti di alcuni inermi cittadini che, invitati ad una manifestazione pubblica – qualsiasi sia la veste che qualificava la loro critica – sono stati fisicamente allontanati dalla piazza e fatti oggetto di una campagna d’odio da parte di una piazza – da alcuni sconsideratamente definita come propria, perché “pagata” – che non tollera il dissenso, così come la diversità politica, e vorrebbe un popolo sempre chino e silenzioso ! Ma capiamo la reazione scomposta di chi voleva essere libero di bluffare senza interlocutori sulla data delle prossime elezioni che – come è cosa nota – non potranno svolgersi nella prossima primavera e ciò non per la nefasta influenza degli astri o per i complotti del sistema ma per la sensibilità di quelle istituzioni dedite a ristabilire la società civile dopo la sua offesa : esse dicono – con senso di responsabilità – che Reggio non è ancora pronta, perché non è ancora terminata la loro opera di pulizia !
In autunno il M5S farà le sue mosse anche a Reggio Calabria e porterà le voci anche delle “facce dei cretini” (così avete apostrofato i cittadini che criticavano le vostre elucubrazioni) che avete fatto finta di non vedere lo scorso venerdì, in fondo a Piazza Italia, e che troveranno sempre tutela dal e nel Movimento.