CONFERIMENTO RIFIUTI, REGIONE AUMENTA LA TARIFFA

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Riceviamo e pubblichiamo:

rossanoROSSANO- Confermata dalla Regione Calabria  l’aumento delle tariffe per il conferimento dei rifiuti solidi urbani in discarica per l’anno 2015. Un atto che sembrerebbe penalizzare i comuni calabresi come Rossano che, seppur in ritardo rispetto al resto d’Italia e d’Europa, hanno avviato un nuovo processo culturale per valorizzare la raccolta differenziata. Infatti, nonostante lo scorso anno sia stata conseguita la percentuale del 26 percento, con il picco dell’88 percento nella zona sperimentale di Donnanna, e nonostante nel 2015 sia stato già raggiunto il 33 percento di differenziata con prospettive verso la soglia del 35, che permetterebbe di far scattare un ulteriore bonus, saremo costretti a registrare un aumento di spesa per il servizio di circa 700mila euro sulla tariffa. Di seguito le dichiarazioni del Comune di Rossano in merito alla faccenda:

Sono emersi dati del tutto allarmanti nel corso del briefing operativo tenutosi nei giorni scorsi tra il sindaco Giuseppe Antoniotti, i responsabili dell’ufficio ragioneria e ambiente, insieme agli assessori al ramo Sergio Stamile e Natalino Chiarello. Nel quadro della gestione dei rifiuti urbani, pur emergendo una sostanziale quanto ragguardevole diminuzione delle tonnellate di indifferenziata prodotta e destinata in discarica, si dovrà comunque far fronte ad un aumento del circa il 50% della tariffa: passando, di fatto, da 1,1milioni di euro del 2014 al 1,8milioni di euro del 2015.

Queste scelte, varate dalla Regione solo con lo scopo di far cassa, – afferma Antoniotti – in realtà non incentivano i comuni virtuosi. Tantomeno i cittadini che ormai da tempo e con non poche difficoltà, grazie anche al lavoro certosino dell’Amministrazione comunale e dell’azienda che gestisce la raccolta differenziata, si stanno affacciando a questo nuovo metodo di gestione dei rifiuti. Nell’inverno scorso avevamo chiesto al presidente Oliverio di voltare pagina, soprattutto in questo particolare quanto delicato settore, cercando di evitare i macroscopici errori commessi dal precedente governo regionale. Eravamo stati solerti nel chiedere di congelare, almeno per il 2015, la tassa di conferimento in discarica così da incentivare e dare maggiori stimoli a tutte quelle realtà che hanno posto in essere investimenti e sacrifici per adeguarsi alle giuste direttive dell’Unione europea. Capiamo le ragioni di cassa che spingono l’Esecutivo regionale, ma non si può continuare a creare economia mettendo in ginocchio i Comuni e di riflesso i cittadini. Ci opporremo con forza. Lo abbiamo fatto in passato con Scopelliti, lo faremo oggi con Oliverio. Perché questa misura, che continua a far prevalere le ragioni della burocrazia regionale rispetto alla volontà politica, porrà una seria ipoteca sul programma futuro delle politiche per la differenziata. Considerato che sarà difficile continuare a chiedere alla gente di impegnarsi in un progetto che non solo non trova riscontri economici, anzi li peggiora.  

 Ci saranno degli aumenti – spiega l’assessore al Bilancio, Sergio Stamile – che si registreranno sul saldo della Tari per la quale, nei mesi scorsi, avevamo già inoltrato gli avvisi di pagamento in acconto. Ma questa, è chiaro, non è una scelta dell’Amministrazione comunale. Che, al contrario, ha varato un piano tributi che alleggerisca il più possibile la pressione fiscale sui contribuenti. Certo, trattandosi di una tariffa per la quale chi più produce più paga, la stessa deve essere obbligatoriamente suddivisa tra le utenze. Per questo la Regione avrebbe fatto bene a mantenere intatti i costi, almeno per l’annualità in corso. Sicuramente, i risultati raggiunti in termini di differenziata hanno permesso che questo conto non fosse ancora più salato. Perché se è vero che oggi paghiamo 147euro a tonnellata conferita a fronte del 26percento di raccolta, è pur vero che mantenendo le percentuali dello scorso avremmo pagato ben 169euro a tonnellata con lo scongiurato aumento di circa il 100% della tariffa.

 

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