COSENZA – Umberto Calabrone incassa la riconferma alla carica di segretario della Fillea Cgil di Cosenza tra gli applausi dell’assemblea congressuale e l’emozione che traspare dal suo volto quando ringrazia “i compagni per questi anni vissuti insieme che mi hanno fatto crescere molto”. Un feeling tra il segretario e i lavoratori basato sull’affetto e la stima personale, ma anche sull’analisi dei problemi e sull’elaborazione di proposte condivise. Una simbiosi che emerge con chiarezza nel documento finale, frutto di un dibattito di qualità, che si è aperto con la relazione di Calabrone e si è chiuso con le conclusioni di Manola Cavallini, segretaria nazionale della Fillea Cgil.
Il documento parte da una ricognizione della crisi che, “nell’ultimo anno, dopo un lento declino, ha portato a una caduta del 20% dei posti di lavoro in edilizia”. Senza dimenticare “l’aumento delle vertenze, i pagamenti sempre meno puntuali e la diminuzione dei livelli di sicurezza sui posti di lavoro”. Per invertire la tendenza, “serve un nuovo modello del settore basato su sviluppo sostenibile, che consumi sempre meno suolo, attraverso opere utili e finanziabili: pensiamo alla partita dell’assetto idrogeologico del territorio, alle infrastrutture per la mobilità, alla messa in sicurezza degli edifici, al recupero dei centri storici”.
Nel documento sono indicate anche le priorità infrastrutturali: il finanziamento dell’A3 da Altilia a Cosenza, lo stanziamento di fondi per le arterie che permetterebbero di collegare le aree interne della Sila cosentina con la statale 106. Inoltre, è considerato fondamentale l’avvio della metropolitana leggera nell’area urbana cosentina. Su queste opere, ma pure sulla gestione trasparente dell’acqua, il documento auspica l’avvio rapido di un confronto con la Regione e le altre sigle sindacali. Un confronto con le istituzioni competenti che dovrà riguardare, infine, i provvedimento per contrastare l’illegalità, il lavoro nero e le infiltrazioni criminali in edilizia.