Catanzaro.Massimo impegno per la salvaguardia del patrimonio boschivo del territorio calabrese. E’ quanto l’Assessore regionale all’Agricoltura, Foreste e Forestazione, Michele Trematerra, sottolinea già da diverso tempo e che oggi si concretizza ulteriormente attraverso l’assegnazione all’Afor di ventidue nuovi automezzi che serviranno per rafforzare il servizio antincendio boschivo regionale. Nel piazzale della sede del Dipartimento Agricoltura di via Molè a Catanzaro, l’assessore Trematerra ha presentato infatti alla stampa i modernissimi mezzi assegnati alle squadre antincendio dell’Afor, che successivamente saranno trasferiti alla nuova azienda “Calabra Verde”, istituita con la legge regionale n.25/2013, che avrà, tra gli altri compiti, quello di gestire il servizio antincendio regionale dall’inizio del 2014. Alla consegna dei mezzi erano inoltre presenti il Dirigente generale del Dipartimento Agricoltura, Giuseppe Zimbalatti, il Commissario dell’Afor Federico Postorino, il dirigente del settore Foreste Giuseppe Oliva, il direttore tecnico del servizio Antincendio dell’Afor Alfredo Allevato, il dirigente della Protezione Civile Calabria Salvatore Mazzeo ed i vari responsabili dei servizi provinciali dell’Afor. Gli automezzi presentati sono dei modernissimi Pick-up fuoristrada con doppia cabina e modulo antincendio da quattrocento litri. Acquistati dal Dipartimento Agricoltura, i ventidue Pick-up vanno a sommarsi alle oltre cinquanta autobotti già operative, ai settanta mezzi fuoristrada adibiti al trasporto delle squadre ed ai cinque elicotteri regionali, nell’ottica di intervenire con maggiore efficacia sulla lotta agli incendi boschivi e di supportare gli spostamenti delle squadre addette a questo servizio. “L’acquisto di questi nuovi automezzi antincendio è un primo investimento importante – ha affermato l’assessore Trematerra – reso possibile grazie alla nuova legge regionale, la 25/2013 di istituzione dell’Azienda Calabria Verde fortemente voluta da questa governo regionale, volto a salvaguardare la ricchezza e le mille potenzialità dei boschi calabresi”.