REGGIO CALABRIA – Roberto di Palma, il Pm della Dda Reggio Calabria, ha richiesto durante il processo con rito abbreviato per 18 persone pene da cinque anni e mezzo a sedici. La loro accusa è quella di appartenere alla cosca della ‘ndrangheta degli Ascone di Rosarno. Le accuse contestate sono molteplici, da associazione mafiosa a possesso illegale di armi. Compaiono tra i titoli di reato anche possedimenti illegalmente intestati, ricettazione, riciclaggio e complicità con latitanti.