Una lite domestica sfocia in un aggressione. Piccole storie di violenza familiare che quotidianamente si ammontano alla lista di quelle accadono sempre più spesso e che nei casi più tragici si macchiano di un rosso indelebile. Tutto è successo nel campo Rom sito in località Vagliolise, Cosenza, dove il personale della polizia di Stato della Questura di Cosenza ha arrestato Varga Marius, Rumeno di anni 43.
Una telefonata anonima giunta alla Sala Operativa della Questura di Cosenza segnalava una lite in atto tra due cittadini di nazionalità rumena. Sul posto all’interno del campo, in una zona adiacente il vecchio mercato ortofrutticolo, gli Agenti di Polizia sono stati guidati da una bambina che con le lacrime agli occhi e visibilmente preoccupata, conduceva gli stessi verso la zona dove si trovava la propria madre, che era seduta davanti ad una baracca in visibile stato di sofferenza. La donna ha riferito agli agenti che poco prima era stata aggredita, all’interno della loro abitazione, dal marito VARGA MARIUS, per futili motivi, percuotendola più volte con con pugni, schiaffi e calci in varie parti del corpo, insultandola e minacciandola di morte. Dopo aver fatto ciò, l’uomo ha rivolto la sua ira alla loro abitazione, una baracca composta da assi di legno, abbattendola in breve tempo. L’aggressione è stata frenata tempestivamente dalla madre del rumeno. L’uomo, dalle informazioni raccolti dalla polizia, era solito a tali impeti d’ira, già agli inizi del rapporto matrimoniale, dal quale era emersa una personalità violenta da una forte gelosia provata nei suoi confronti, tale da costringere lei a non avere contatti con l’esterno, sia che si trattasse di familiari sia di conoscenti. Molte volte a queste scene di violenza, favorite dall’assunzione di alcol, era testimone la propria figlia minore, vittima anche lei in alcuni casi di percosse prive di motivazione. Attualmente, l’uomo è in stato di fermo presso la casa circondariale di Cosenza, in attesa degli accertamenti giudiziari