Cosenza, consigliere Falbo sui ptogetti operativi per l’Imprenditorialità Comunale

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COSENZA – Il Consigliere comunale Andrea Falbo è intervenuto, con una dichiarazione, sui Progetti Operativi per l’Imprenditorialità comunale:
“Apprendo con favore che il Dipartimento per lo Sviluppo Economico della Regione Calabria sta presentando ai Comuni la manifestazione di interesse per la redazione dei Progetti Operativi per l’Imprenditorialità Comunale definiti POIC e gestiti da Fincalabra. I POIC, in coerenza con le priorità indicate nel POR Calabria 2014/2020, sono volti a sostenere la nuova impresa e quindi a creare nuova occupazione nei territori comunali, in un’ottica di filiera dello sviluppo locale e di valorizzazione delle identità locali, attraverso la fattiva collaborazione dei Comuni. Il Comune di Cosenza, proprio per la centralità che riveste anche a livello regionale, avverte la necessità di stimolare l’imprenditoria locale, partendo appunto dalla propria storia e tradizione anche commerciale e incentrando il proprio intervento su specificità e peculiarità.  Inoltre, circa un mese fa, l’Assessorato alla Crescita Economica Urbana, Formazione e Lavoro ha organizzao, in collaborazione con la Fondazione Paolo di Tarso, un seminario gratuito di quattro giorni sui fondi europei,partecipato da un centinaio trCosenzaa professionisti, imprenditori, ricercatori,alti dirigenti e giovani universitari e che ha avuto la capacità di avviare un percorso altamente innovativo. E proprio per la redazione dei POIC, che saranno a cura di unità di progetto costituite da personale di Fincalabra e funzionari degli uffici comunali del settore Sviluppo Economico, chiederò al Sindaco Mario Occhiuto e all’Assessora Loredana Pastore di avvalerci della collaborazione operativa di questo gruppo che, costituitosi dietro impulso dell’Ente Comune, ha tutte le qualità per rappresentare quella rete di Eccellenza e di valore aggiunto fondamentale per pianificare politiche di sviluppo sociale ed economico che abbiano una visione unitaria e condivisa dal basso. Tale metodo rappresenterebbe, tra l’altro, un ulteriore merito e ci proietterebbe di diritto nell’universo europeo della cittadinanza attiva”.

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