ROMA – Si aggrava il bilancio dei delfini morti nel Tirreno dopo le recenti segnalazioni da parte della rete scientifica di monitoraggio predisposta dal ministero dell’Ambiente.
Sono 8 i nuovi spiaggiamenti di carcasse di delfino nella varieta’ stenella striata (stenella coeruleoalba). E sale quindi a 42 il bilancio complessivo degli esemplari spiaggiati dall’inizio dell’anno. Nel dettaglio si tratta di tre nuovi casi di ritrovamento di carcasse di delfino fra Campania e Calabria, due casi in Sicilia, due casi nel Lazio e un altro caso in Toscana.
Dalle prime indagini sembra che si possano escludere eventi eccezionali causati dall’uomo, come sversamenti di petrolio o di sostanze inquinanti, ricerche geosismiche o esercitazioni militari. La causa piu’ probabile e’ di natura infettiva (in numerose carcasse e’ stata rinvenuta traccia di un batterio).
Il ministero dell’Ambiente sta monitorando da vicino la situazione grazie alla rete scientifica appositamente voluta e finanziata dal dicastero. Sono attesi nelle prossime settimane dati certi che mettano al confronto le conoscenze teoriche sulle correnti marine con i dati meteo-marini degli ultimi mesi e la situazione su eventuali spiaggiamenti avvenuti in Francia e in Spagna, cosi’ da ricostruire un quadro complessivo della situazione.