Deferito cacciatore di Acri, esercitava l’attività venatoria con mezzi vietati

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COSENZA – Numerosi controlli sono stati effettuati dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato in occasione della prima giornata di preapertura della stagione venatoria 2014/15.  Durante servizi mirati e diretti al controllo del rispetto delle norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo  venatorio il personale del Comando Stazione di Cosenza ha accertato nel comune di Mendicino (cs) in loclaità “Monachelle” a carico di  un cacciatore di Acri (CS), il reato di caccia con mezzi vietati.

Durante tale servizio la pattuglia del Comando Stazione di Cosenza con l’ausilio di un binocolo scorgeva un cacciatore appostato dietro un capanno temporaneo per l’esercizio della caccia da appostamento fisso in un area boscata posta a margine del torrente Campagnano, area questa  percorsa dal fuoco. La pattuglia si portava in direzione del cacciatore fino a raggiungerlo e, proceduto ai controlli di rito, accertava che lo stesso aveva abbattuto 5 esemplari di Colombaccio. Si è quindi provveduto anche a verificare la presenza del riduttore atto a limitare il rifornimento di non più di due cartucce nel relativo serbatoio a norma dell’art. 13 della Legge sulla caccia. Dal controllo si è accertato che lo stesso era stato rimosso per cui si è contestato il reato di caccia con mezzi non consentiti e si proceduto al sequestro del fucile, degli esemplari di selvaggina abbattuta e di un totale di 100 cartucce a munizionamento spezzato. Al cacciatore, segnalato alla competente Procura della Repubblica di Cosenza, è stata inoltre contestata la violazione amministrativa  di esercizio venatorio in area boscata percorsa dal fuoco.

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