S.MARIA DI CATANZARO (CZ) – Una “preghiera fatta sui pedali”, l’hanno voluta dedicare amici e compagni di corsa a Walter Abramo e Alberto Paonessa e alle loro famiglie. Sono passati dieci anni da quando, il 24 luglio 2005, i due furono travolti da un’auto proprio mentre erano in sella, lungo la strada statale 106. Questa mattina, amici e familiari li hanno ricordati nel segno della loro passione: la bicicletta. Circa 100 ciclisti sono partiti da S.Maria per raggiungere Botricello. Presenti anche alcuni bambini. Il ricordo, l’amicizia e la capacità di fermarsi per aiutare l’altro, il rispetto reciproco tra ciclisti e automobilisti, la necessità dell’impegno dei politici perché simili tragedie non accadano più, i messaggi emersi. Sullo sfondo, la presenza di Walter Abramo e Alberto Paonessa con i ricordi dei bei momenti vissuti insieme, uniti nel silenzio dalle biciclette.
I ciclisti si sono radunati a S. Maria, dove ai familiari è stata consegnata una targa-ricordo offerta dall’asd (associazione sportiva dilettantistica) Roccelletta Bike. Dopo i ringraziamenti, la signora Ninetta Abramo
ha voluto abbracciare tutte le vittime della strada e le loro famiglie, vittime anch’esse. Per la moglie di Walter Abramo, in dieci anni non è cambiato nulla perché ancora troppe persone perdono la vita in incidenti stradali. È, perciò, necessario l’impegno dei politici. Perché strade come la 106 non siano più strade della morte. E non trasformino le domeniche in dolori che non si placano: “i figli hanno perso due papà, Walter e Alberto”, ha concluso.
La passeggiata in bicicletta di questa mattina ha raggiunto Botricello dove un punto ristoro, allestito dal Comune, ha accolto i ciclisti. L’assessore alla cultura e all’associazionismo, Concetta Procopio, ha ricordato le vittime della strada, le vittime della strada della morte, la 106, e in particolare “due persone carissime”. Anche il sindaco di Botricello, Tommaso Laporta, si è soffermato sul ricordo. Per il primo cittadino, come nel ciclismo così nella vita, ci sono i momenti in cui bisogna stare uniti.
La mattinata si è conclusa con la benedizione del parroco don Tommaso Mazzei che nella preghiera ha anche ricordato Walter Abramo, Alberto Paonessa e il loro sguardo. Per il parroco, i ciclisti sono portatori di amicizia, di rispetto per l’ambiente, di ricordi degli amici di ieri e di un grande insegnamento: nella vita ci sono i momenti in cui si corre da soli e i momenti in cui ci si ferma per aspettare l’altro.
A Botricello sono stati presenti, oltre alle forze dell’ordine, la protezione civile, i vigili urbani, la Croce Rossa e l’Avis. Gli organizzatori della passeggiata in bici hanno ringraziato i partecipanti, il Comune, quanti si sono impegnati per la realizzazione della giornata, i volontari che hanno garantito la sicurezza lungo il tragitto (tra questi, anche un’ambulanza Ranieri) e il Caffè Roanna.
Rita Paonessa