Ergastolano rinchiuso illegalmente in isolamento. Quintieri (Radicali): il comandante ed il direttore vanno rimossi

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ROSSANO (CS) – Cosa ci fa l’ergastolano Vincenzo Rucci in Isolamento nel Carcere di Rossano ? Se lo chiede l’esponente del Partito Radicale Emilio Quintieri che, nei giorni scorsi, aveva accompagnato l’Onorevole Enza Bruno Bossio, Deputato del Partito Democratico e membro della Commissione Bicamerale Antimafia, presso la Casa di Reclusione di Rossano (Cosenza) per una visita ispettiva senza preavviso.

La Legge Penitenziaria stabilisce, in maniera tassativa, in quali casi (e per quanto tempo) si possa applicare l’isolamento nei confronti dei detenuti: 1) per ragioni sanitarie, nei casi di malattia contagiosa, quando lo prescriva il Medico; 2) per ragioni disciplinari, durante l’esecuzione della sanzione dell’esclusione dalle attività in comune, applicata dal Consiglio di Disciplina; 3) per ragioni di cautela processuale, quando, nel corso di un Procedimento Penale, l’Autorità Giudiziaria ritenga necessario applicarlo all’indagato al fine di far fronte alle situazioni di concreto e attuale pericolo per l’acquisizione o la genuinità della prova. Per casi diversi da quelli specificatamente previsti dalla Legge, è fatto assoluto divieto all’Amministrazione Penitenziaria di utilizzare Sezioni o Reparti di Isolamento !

Non mi risulta – sostiene Quintieri – che il detenuto Rucci sia affetto da una malattia contagiosa tale da mettere in pericolo la salute degli altri reclusi così come non mi risulta che, lo stesso, sia stato sottoposto a sanzione disciplinare ed infine che sia stato raggiunto da un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria che abbia disposto la sua allocazione in regime di isolamento. Quindi, per quale motivo, in seguito al trasferimento dalla Casa Circondariale di Catanzaro, non è stato allocato in “vita comune” ? Negli anni scorsi, più volte, è intervenuto il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria con delle Circolari rivolte ai Direttori degli Istituti Penitenziari per invitarli a “riportare l’utilizzazione del reparto e dell’istituto dell’isolamento ai soli casi prefissati dal legislatore, disapprovando, peraltro, la prassi di far transitare dal reparto d’isolamento : i condannati al rientro dal permesso (per uno o più giorni), i c.d. “nuovi giunti” (sino all’assegnazione) e i detenuti che, per ragioni personali o processuali, hanno un divieto di incontro con la popolazione detenuta. In ordine a quest’ultimo caso, peraltro, si sottolinea come l’isolamento continuo determina situazioni di grave disagio fisico e psichico, con esposizione del detenuto a rischio suicida serio ed attuale”.

Infatti, qualora la richiesta del detenuto di essere “isolato” sia giustificata da ragioni oggettive, che consigliano di adottare cautele per la protezione della sua incolumità personale, la Direzione dell’Istituto, dovrà disporre l’assegnazione ad una c.d. “Sezione Protetta”. Inoltre, la pregressa situazione del Rucci, emergente inconfutabilmente dalla sua cartella personale, avrebbe dovuto escludere la sua destinazione in isolamento, per il concreto ed attuale rischio di gesti autolesionistici o suicidari. Per quali motivi, anche gli altri detenuti, uno dei quali avrebbe anche tentato il suicidio, sono stati allocati in Isolamento ed in delle “celle lisce” e cioè prive dell’arredo ministeriale ? Per quale motivo non è stato consentito a questi prigionieri di avere il proprio corredo e vestiario ? Al Rucci, infine, mi risulta – prosegue Quintieri – che sia stata “censurata” la corrispondenza epistolare e telegrafica anche con l’On. Enza Bruno Bossio. Chi e per quale motivo ha disposto una cosa simile visto che è illegale in quanto la corrispondenza indirizzata ai membri del Parlamento non può essere censurata o controllata né dall’Amministrazione Penitenziaria né dall’Autorità Giudiziaria ?

Il Comandante della Polizia Penitenziaria andrebbe immediatamente rimosso. Soprattutto per il gravissimo contegno scorretto avuto nei confronti dell’On. Enza Bruno Bossio e per aver ostacolato e limitato la funzione ispettiva riconosciutagli quale Deputato della Repubblica. Stessa sorte toccherebbe al Direttore essendo responsabile di tutto ciò che avviene all’interno del Carcere. Ringrazio il Ministro della Giustizia Andrea Orlando – conclude l’esponente radicale Emilio Quintieri – per aver tempestivamente disposto l’ispezione presso il Carcere di Rossano e mi auguro che tutti coloro i quali hanno sottoposto quei detenuti, affidati alla loro vigilanza e custodia, a misure di rigore non consentite dalla legge, siano puniti in maniera esemplare sia dal punto di vista disciplinare che penale.

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