Ha riconquistato la libertà la giovane cicogna rimasta orfana di entrambi i genitori il 10 giugno scorso in località Thurio di Corigliano Calabro (Cs). I genitori erano stati rinvenuti morti a poche centinaia di metri dal nido per cause ancora da accertare, probabilmente per intossicazione. Rimasta sola sul nido e ancora incapace di volare è stata recuperata grazie al pronto intervento dell’Unità Operativa Enel di Rossano e dai volontari della sezione provinciale LIPU di Rende, Salvatore Golia, Marilena Salerno e Katharina Werner che si sono subito portati sul posto.
Messa in salvo la giovane cicogna è stata prontamente trasportata al CRAS di Rende dagli stessi volontari della LIPU dove il volatile vi è rimasto per 40 giorni sottoposto alle cure dei volontari del centro che si sono prodigati nell’alimentazione, cura e riabilitazione al volo.
Dopo questa lunga trafila, venerdì scorso, finalmente, in presenza degli stessi volontari della LIPU di Rende, del CRAS e della Polizia provinciale di Cosenza, la giovane cicogna ha spiccato il volo e si è ricongiunta ai suoi simili ancora presenti in zona. Tra qualche settimana raggiungerà i quartieri di svernamento in Africa e questo grazie all’azione congiunta di volontari, associazioni e istituzioni.
La giovane cicogna è stata liberata nella stessa zona in cui ha visto la luce, la Piana di Sibari. E’ nata circa 70 giorni fa in un nido artificiale posizionato su un palo Enel di 12 m di altezza, uno dei tanti, appositamente predisposti dalla LIPU di Rende per favorire il ritorno di questa specie in Calabria.
Ed è grazie al lungo lavoro della LIPU, che la Cicogna bianca sta ricolonizzando da circa 12 anni alcuni ambienti agricoli calabresi tipici della specie tant’è che attualmente sono 18 le coppie nidificanti in Calabria e tutte su nidi artificiali, ossia una sorta di grosse piattaforme circolari in legno.
Dietro questi risultati c’è una grande mole di lavoro e di passione, una schiera di 15 volontari LIPU che rappresentano il Gruppo Cicogna bianca Calabria, persone meravigliose che tra le altre cose, da febbraio ad agosto, sorvegliano e monitorano settimanalmente i nidi e i nati per evitare atti di bracconaggio o disturbo e far si che le nidificazioni vadano a buon fine, sostiene Roberto Santopaolo, coordinatore regionale LIPU e responsabile del Progetto Cicogna bianca Calabria.
Un lavoro impegnativo, iniziato nel 2003 quando da una semplice idea, ossia quella di offrire una casa alle cicogne, è partito il progetto Cicogna bianca Calabria, un vero e proprio piano di azione.
La presenza della Cicogna bianca in Calabria, dopo un’assenza di circa 500 anni, è dunque un primo grande risultato. Ora però è necessario proteggerla e aiutarla nel processo di nidificazione affinché il numero di coppie nidificanti nella nostra regione aumenti ulteriormente nei prossimi anni. E le piattaforme nido, la LIPU e i suoi volontari continueranno ad avere in tutto ciò un ruolo fondamentale, essenziale.
la natura ci ha regalato delle emozioni e delle sensazioni piacevolissima, cerchiamo di averne cura.
Anna Maria Schifino