CATANZARO – La vicepresidente della Regione Antonella Stasi, a margine della riunione della Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome, che ha approvato il documento sulla revisione degli orientamenti della Commissione Europea, in materia di aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Un documento importante per una regione come la Calabria che ha puntato sul supporto agli scali regionali per aiutare il sistema di mobilità dei calabresi, ma soprattutto incentivare, attraverso essi, il turismo, soprattutto quello che va oltre il periodo prettamente dedicato alle vacanze. Nella riunione di oggi – ha aggiunto Stasi – le Regioni hanno evidenziato come il tema del finanziamento pubblico degli aeroporti e delle compagnie aeree che aprono nuove rotte da aeroporti regionali, rivesta un ruolo essenziale nello sviluppo delle economie regionali. Nel documento presentato sono stati evidenziati sette punti, che rappresentano il contributo delle Regioni italiane alla consultazione pubblica lanciata dalla Commissione Europea. Tra questi il sostegno ed finanziamento pubblico ai micro aeroporti, quelli inferiori a 200 mila passeggeri, la cui presenza in Italia è di supporto fondamentale all’intera rete aeroportuale. In Calabria é l’aeroporto di Crotone che ha queste caratteristiche. Nel documento approvato – ha continuato Stasi – é riconosciuta l’incapacità strutturale a coprire i costi di capitale e di esercizio, e pertanto si ritiene indispensabile che per tale categoria di aeroporti vengano riconosciuti compatibili gli aiuti agli investimenti ed al funzionamento.
Abbiamo chiesto, dunque, che il finanziamento ai micro aeroporti non deve fare parte del campo di applicazione dei nuovi orientamenti in quanto il volume limitato di passeggeri, le altre limitazioni di contorno e le condizioni peculiari regionali, impongono una revisione del concetto di aiuto per tali aeroporti, perché incapace di distorcere la concorrenza e alterare gli scambi tra Stati membri.
Per gli aeroporti medio/piccoli, invece, aventi dimensioni comprese tra i 200 mila ed un milione di passeggeri, come per esempio l’aeroporto Tito Minniti di Reggio Calabria, é stata valutata l’incapacità di questi di coprire i propri costi di esercizio a causa spesso degli svantaggi competitivi strutturali, che ne impediscono quasi sempre la copertura con le entrate legate ai volumi di passeggeri. Per questo motivo le Regioni ritengono che per questa tipologia di aeroporti, il finanziamento per il funzionamento, consentiti come aiuti di Stato, seppur all’interno delle regole degli aiuti, non può essere limitato ai 10 anni così come indicato dalla Commissione. Tali aiuti sono l’unico strumento per calmierare le distorsioni originate dai deficit strutturali e saranno, peraltro, largamente compensati dalle esternalità positive che essi potranno generare nel medio e lungo periodo.
Auspichiamo che la Commissione Europea accetti queste modifiche avanzate dalle Regioni italiane – ha concluso Stasi – e che, come evidenziato dalla presidente Marini possano trovare la condivisione del Comitato delle regioni d’Europa, perché i piccoli aeroporti sono indispensabili per la mobilità dei cittadini e sostengono l’economia”.