Gli affamati della “mela”; trepidante attesa per l’iPhone 5

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E’ ormai terminato il tempo dei piccioni viaggiatori, dei tradizionali francobolli e delle lettere scritte a mano comprensive di sbavature e macchie d’inchiostro; attualmente tutto ciò che pensiamo, facciamo o scriviamo ha un che di telematico e tecnologico.
“Occhio che non vede… tecnologia che te lo dice” è proprio il caso di dirlo perché oggi è tutto a portata di un click e la vita acquista sempre di più un sapore virtuale.  Le aziende informatiche si fanno guerra quotidianamente a colpi di pixel, zoom, applicazioni, sistemi operativi e tablet. Ancora una volta, però, a rimanere in piedi è il “guerriero” Apple; il colosso che ormai da qualche tempo capeggia indisturbato il commercio nazionale e internazionale.
La nuova bomba sganciata sul mercato dall’azienda statunitense è l’iPhone 5; sottile e leggero, dinamico grazie ad un display retina da 4” e fotocamera iSight con cui poter dar forma alle proprie creazioni, interattivo grazie al sistema operativo iOS 6, attualmente il più evoluto e, soprattutto, alla wireless ultraveloce per essere sempre al centro e il centro del mondo.
Gli affamati della “mela” sono in netta trepidazione; contano le ore, i minuti, i secondi che mancano all’uscita ufficiale del nuovo gioiellino Apple. Bisogna placare il desiderio ancora per un po’ perché è allo scoccare della mezzanotte che in Italia si potrà finalmente acquistare quello che dagli stessi produttori è stato definito “il più grande evento nella storia di iPhone dopo il primo iPhone”.
In tutta Italia sono stati organizzati eventi e notti bianche per attendere insieme la “cenerentola” del nuovo millennio, all’appello non poteva di certo mancare la città di Cosenza; il 3 Store ha infatti organizzato la presentazione dell’iPhone 5 a cui seguiranno rinfresco e musica fino a notte inoltrata.
Una nuova conquista dunque ma gli appassionati continuano a guardare oltre sperando nella produzione di telefoni ancora più “evoluti”. Ma dopo tutta questa tecnologia cosa si cerca ancora? Ah… forse che il prossimo telefono ci prepari anche una bella tazza di caffè.

Annabella Muraca

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