Il presidente di Coldiretti Calabria chiede deroga intervento per il monitoraggio della bluetongue e la gestione delle risorse residue a rischio disimpegno

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COLDIRETTILa Coldiretti Calabria sollecita il Presidente Mario Oliverio e i Dipartimenti Salute e Agricoltura  a voler intervenire su due aspetti che sono di estrema importanza. “Il primo riguarda il monitoraggio della bluetongue con l’adozione di misure straordinarie di emergenza affinché venga concessa una deroga alle restrizioni sulla movimentazione del bestiame dalle province dove è già stata acclarata la presenza del virus. Infatti, precisa la Coldiretti, nelle provincie di Reggio Calabria, Crotone e Vibo Valentia, la mancanza delle postazioni sentinella non consente di escludere la presenza del virus appartenente al “ceppo 2” che, invece, è stato rilevato nelle altre due province di Catanzaro e Cosenza. La conseguenza è che il bestiame proveniente da Catanzaro e Cosenza, dove è palese la presenza del “ceppo 2”, non può essere movimentato fuori dalle aree di rispetto. Tale deroga viene incontro alle necessità degli allevatori oltre che per la transumanza, anche per il danno economico proprio in un periodo nel quale il bestiame viene  commercializzato. La richiesta della deroga,  – chiarisce ancora Coldiretti – scaturisce dalla considerazione che le restrizioni sono conseguenti alle carenze delle azioni di prevenzione sul territorio regionale, lasciato in parte scoperto dalla rete dei controlli sanitari.” L’altra questione, che Coldiretti sottopone al Presidente della Giunta regionale, riguarda la gestione delle risorse residue a rischio disimpegno. Infatti, considerato il rischio di non riuscire a spendere tutte le risorse residue del Programma, chiede  di avviare subito una procedura amministrativa finalizzata al recupero della parte eccedente della spesa ammissibile risultata in surplus sui tetti previsti da alcune specifiche misure e da una precedente manifestazione d’interesse. Tale intervento viene incontro alle necessità delle aziende virtuose maggiormente determinate a investire nel settore agricolo e crea una positiva ricaduta occupazionale oltre a sgombrare il campo da una possibile restituzione di somme non spese all’Unione Europea. “Sono due provvedimenti a “presa rapida” – conclude Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – che permettono comunque di dare risposte immediate ed efficaci”.

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