APRIGLIANO(CS)Di agricoltura e di nuove coltivazioni, si è parlato nel corso di una partecipatissima ‘due giorni’ che si è tenuta nel fine settimana, nel cuore della Sila Grande, a Tassitano di Aprigliano , a due passi da Lorica.Organizzato dall’Associazione ‘ Fiamme della Sila’, sono intervenuti Franco Laratta, già parlamentare e attuale membro del CdA di Ismea, l’Ente Economico del Governo che finanzia i progetti per lo sviluppo dell’Agricoltura; il prof. Vincenzo Rende, del Tecnico Agrario di Cosenza, l’Agronomo dott. Gabriele Perri, il sindaco di Santo Stefano di Rogliano e presidente del Gal Savuto. Tanti i giovani e le associazioni che hanno partecipato alla giornata che si è poi conclusa con il concerto dei VillaZuk.In una splendida cornice naturale, il tema è stato affrontato da diversi punti di vista. Ma la conclusione è stata unanime: c’è un grande ritorno della canapa, e ci sono grandi possibilità e le migliori condizioni per coltivarla nella nostra regione.Per Franco Laratta ‘dobbiamo sfruttare l’occasione per avviare nuove aziende agricole e per sviluppare una produzione che avrebbe un mercato notevolmente, che attende solo di essere conquistato. La Calabria si presta benissimo e ci sono notevoli possibilità per la coltivazione della canapa, mettendo in piedi una nuova realtà produttiva, in grado di conquistare notevoli fette di mercato. Ismea e regione possono decisamente sostenere questo nuovo settore’.Dello stesso avviso gli altri relatori, Rende e Perri, che hanno sottolineato la necessità di inserirsi rapidamente in questo nuovo comparto, con importanti ricadute economiche e occupazionali.In passato la coltivazione agricola della canapa era molto diffusa, anche per la sua facilità ad adattarsi alle condizioni più difficili dei terreni.Fino al forsennato proibizionismo, che ha distrutto un’economia legata alla coltivazione delle piante di Canapa, senza saper distinguere e senza alcuna logica, attorno alla canapa era un fiorire di utilizzazioni e di produzioni.Il successo era anche dovuto alla grande quantità di prodotti che se ne ricavavano: soprattutto fibre tessili, corde e carta dai fusti, olio dalla spremitura dei semi, mangime e altri prodotti commestibili per il bestiame ottenuti dai semi.Erano di Canapa i primi jeans degli operai del porto di Genova, prima di diventare americani.Per la salute, i semi di canapa sono ottimi per l’ alto contenuto di acidi grassi polinsaturi e per la proporzione in essi contenuti di Omega 3 ed Omega 6. L’impiego dell’Olio di Semi di Canapa si sta diffondendo sia come integratore alimentare che ad uso terapeutico nel trattamento di patologie come: malattie dell’apparato respiratorio,artrosi. L’assunzione regolare di Olio di Semi di Canapa infatti riduce i livelli ematici di colesterolo non HDL e quelli dei trigliceridi.