Cassano allo Jonio-Il Sindaco di Cassano All’Ionio Giovanni Papasso scende in campo a favore dei 5.000 lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità in mobilitazione. Il primo cittadino, infatti, con una missiva, indirizzata all’Assessorato regionale al Lavoro, Formazione Professionale e Politiche Sociali, al sig. Prefetto di Cosenza ed alle segreterie regionali NIDIL – CGIL FELSEA CISL UIL TEMP, chiede che venga posto fine allo stato di disagio di questa particolare categoria di lavoratori.
“Esprimo la mia incondizionata solidarietà agli oltre 5.000 lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità calabresi, chiamati nuovamente alla mobilitazione generale ad oltranza, con inizio da Mercoledì 30 ottobre p.v., per rivendicare una soluzione definitiva alla loro annosa vicenda – ha esordito il primo cittadino Papasso – Quale Sindaco di un Comune, che si avvale del lavoro prezioso di 85 lavoratori LSU/LPU, intendo aderire alla protesta, conscio delle difficoltà a cui andrà incontro l’Amministrazione Comunale nella giornata di domani nel dover garantire alcuni servizi essenziali che, ormai da molti anni, vengono espletati dal personale precario dell’Ente. Ritengo che la vicenda drammatica di questi lavoratori, indispensabili per la vita dell’Ente, considerata la carenza di organico, stia assumendo il carattere di una vera e propria emergenza sociale. Proprio perché convinto della loro insostituibilità e in considerazione della grave crisi economica in atto – ha continuato il Sindaco – che ha messo in ginocchio molte famiglie e ha bloccato i consumi, con grave danno per il tessuto economico-sociale, mi sono sempre sforzato, pur con tutte le difficoltà, di garantire puntualmente le spettanze salariali a questi lavoratori, procedendo ad anticipazioni con fondi di bilancio comunale, in attesa dei rimborsi da parte della Regione Calabria Sarò accanto a questi lavoratori ed al Sindacato che li rappresenta, per chiedere con forza alla Regione Calabria di attivarsi per garantire la copertura economica necessaria al pagamento di sussidi ed integrazioni fino al 31 dicembre 2013 e di prevedere, già in sede di approvazione del bilancio di previsione le risorse necessarie per dare sicurezza ai precari ed agli Enti utilizzatori, trattandosi di spesa ormai storicizzata.