COSENZA – Un mestiere che è tutta la sua vita. Un lavoro che le ha dato sì tante soddisfazioni, ma che le ha richiesto anche tanti sacrifici. Le interminabili dirette televisive fino alle quattro del mattino, con la madre ad attenderla sull’uscio di casa, o i reportages in giro per il mondo per far capire che si può essere bravi giornalisti anche quando ci si cimenta con qualcosa di più grande che non sia il proprio territorio di appartenenza.
Rosalba Baldino è una giornalista a tutto tondo che non si è mai posta il problema di fare qualcosa d’altro se non scrivere, senza l’ossessione dell’ambizione ad ogni costo o dell’arrivismo sfrenato. Per Rosalba Baldino ciò che più conta è dare voce a chi non ha voce, stare vicino agli ultimi, amplificarne i diritti, far credere loro che una possibilità di riscatto è possibile anche quando si è dati per spacciati.
Aspetti che la Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi, presieduta da Claudio Nigro, ha saputo cogliere ed apprezzare. Ed è per questo che ha deciso, su proposta del consigliere Mimmo Frammartino, di assegnare alla giornalista cosentina, tra le migliori firme di TEN (Teleuropa Network), un riconoscimento al suo impegno “per aver contribuito a rendere, con la sua professionalità, migliore l’immagine della nostra Cosenza nel Paese” – così è scritto nella motivazione.
La consegna del riconoscimento è avvenuta nel foyer del Teatro “Rendano”. Rosalba Baldino lo ha ricevuto direttamente dalle mani del Sindaco Mario Occhiuto.
“Ho partecipato sempre molto volentieri alle sedute della commissione cultura – ha detto il primo cittadino. Oggi, però, sono venuto qui con ancora più piacere perché la persona da premiare è Rosalba Baldino. Con lei ho condiviso un percorso lavorativo di stima che non è soltanto professionale, ma anche personale. Non avrei mai immaginato di doverla premiare come Sindaco. Rosalba – ha detto Occhiuto – è una giornalista dotata di grande professionalità, sia per come si pone, sia per come approfondisce i temi di cui si occupa. Le sue qualità professionali non vanno disgiunte dalle qualità umane che, al pari delle prime, meritano grandi attestazioni di stima e di affetto. Se Rosalba Baldino è oggi una professionista così brava ed attenta, il merito è sicuramente di questa perfetta capacità di coniugare le sue capacità professionali con le qualità umane. Premiarla oggi in questo contesto è per me un onore, oltre che un piacere.”
Prima del Sindaco erano intervenuti il Presidente della commissione cultura Claudio Nigro, il consigliere relatore Mimmo Frammartino e la Vice Presidente Maria Lucente.
Frammartino ne ha evidenziato la tenacia, la curiosità, la determinazione, in una parola “il piglio giornalistico”, ma anche i reportages più significativi, da inviata nell’ex Jugoslavia martoriata dalla guerra, alla sottolineatura per immagini dello sguardo occidentale in Terra Santa. E poi gli scoop, come quello realizzato a Cavallerizzo di Cerzeto, in occasione della frana che cancellò il paese. “Rosalba Baldino – ha sottolineato Frammartino – fu tra i primi cronisti ad arrivare sul posto.” Il consigliere relatore ha ricordato anche il profilo di scrittrice della Baldino, messo in luce con il libro “Il bambino rapito – Storia di un lungo viaggio”, pubblicato dall’editore Falco di Cosenza e nel quale si racconta la vera storia del sacerdote Santo Canonaco, sorretto da una grande esperienza di fede e dal grande desiderio di testimoniarla concretamente. Una storia che è anche il pretesto per raccontare quella della comunità che vive nella frazione Magli dove la Baldino è nata e cresciuta e che ha sempre visto nella Chiesa un fulcro aggregativo.
Per la Vice Presidente della commissione cultura Maria Lucente Rosalba Baldino è “specchio di una semplicità complessa, espressione nella quale accanto all’essere semplice, solare, sorridente convive la grande complessità della sua ricerca, dei suoi approfondimenti, del suo crescere”.
Non ha dubbi Rosalba Baldino, appena prende la parola.
“Quello di oggi è un premio che intendo condividere con tutto il mio gruppo di lavoro, con tutta la redazione della mia televisione che abbiamo davvero visto nascere. Nel tempo abbiamo creduto che scrivere con le immagini e raccontare la Calabria che è cambiata contribuisse alla crescita della nostra cultura e così è stato. Raccogliamo denunce, il dolore della gente di Calabria, ma anche le cose straordinarie della nostra terra.”
E la squadra di Rosalba Baldino al “Rendano” c’era tutta, a cominciare dal direttore di TEN Attilio Sabato e dagli altri valenti giornalisti della redazione del network regionale che ha col tempo conquistato non solo una significativa presenza sul territorio, ma anche una sua autorevolezza.
Impossibile contare i reportages realizzati da Rosalba Baldino. Vent’anni in trincea restituiscono una mole impressionante di servizi, interviste, approfondimenti, anche scoop, che sarebbe impresa titanica riassumere. Ma Rosalba ha voluto simbolicamente racchiudere il suo lavoro in un breve filmato di pochi minuti, una sintesi del reportage realizzato nell’aprile del 2005 in occasione dei funerali di Papa Giovanni Paolo II. E la scelta non è stata casuale perché quello in Piazza San Pietro è stato l’ultimo grande evento vissuto dalla madre di Rosalba, purtroppo scomparsa, ed alla quale la giornalista ha voluto dedicare il premio della Commissione cultura. Una madre piena di amore che senza mai ostacolare la sua professione, non smise nemmeno per un attimo di ricamare il corredo da sposa per la figlia, per la quale, silenziosamente, avrebbe forse immaginato un futuro più normale e non in prima linea, sempre alla ricerca affannosa di una storia da raccontare. Anche quella della giornalista Baldino è una bella storia da raccontare, di una self woman made che non ha mai voluto recidere il cordone ombelicale con la sua terra di origine della quale va fiera e orgogliosa, nonostante, per le sue capacità professionali, come dimostrato dai reportages realizzati all’estero, in terra Santa o in Bosnia, avrebbe potuto calcare palcoscenici ancora più ambiziosi. Della stessa fierezza e dello stesso orgoglio sono intrisi gli amici che non si sono voluti perdere la premiazione della loro giornalista: da quelli dell’Associazione C-siamo di Trenta, motore di tante iniziative nel sociale, al Sindaco del paese presilano Ippolito Morrone, vecchio amico di Rosalba e della quale oggi va ancora più fiero.