COSENZA – Acqua pulita e bassa vicino alla riva, sabbia per costruire castelli e torri, giochi per bambini ma anche presenza di bagnini per la sicurezza e nei dintorni gelaterie, pizzerie, locali per l’aperitivo, spazi per lo sport. Sono 83 le località marine ad essersi aggiudicate le bandiere verdi dei pediatri 2014, tra queste 11 spiagge calabresi: Bova Marina (Reggio Calabria), Bovalino (Reggio Calabria), Cariati (Cosenza), Cirò Marina-Punta Alice (Crotone), Isola di capo Rizzuto (Crotone), Mirto Crosia (Cosenza), Nicotera (Vibo), Praia a Mare (Cosenza), Roccella Jonica (Reggio), Santa Caterina dello Jonio Marina (Catanzaro), Soverato (Catanzaro).
Anche quest’anno, infatti, la ricerca assegna le bandiere verdi alle spiagge migliori d’Italia per le famiglie con prole al seguito, da 0 a 18 anni, in base alle indicazioni di 147 pediatri. «In questi anni – secondo il pediatra di Milano Italo Farnetani, che ha curato il lavoro verificando i risultati ottenuti in precedenti rilevazioni – sono stati coinvolti complessivamente quasi mille colleghi, di cui una parte scelti a campione, selezionati fra pediatri che abitano in zone di mare».
Ma come si sveglie la spiaggia a misura di bimbo? In sette anni sono variati sia i pediatri ai quali è stato somministrato un questionario, sia i criteri di individuazione delle spiagge. «Nel 2008 e 2009, infatti – ricorda – sono state richieste località di mare definite ‘mondanè, dove fossero presenti attrezzature turistiche rivolte sia ai genitori che ai bambini. Nel 2010 invece abbiamo cercato quelle ‘incontaminatè, in cui la natura prevalesse sulle strutture turistiche. Fino a questo punto erano state individuate 51 località turistiche. Nel 2011 sono state scelte dai pediatri 25 spiagge con maggiori attrezzature turistiche e l’anno dopo è stato chiesto ai pediatri di scegliere fra quelle che avessero ottenuto la bandiera blù le mete più a misura di bimbo».
La bandiera verde si basa soprattutto «sulla idoneità ambientale per famiglie e bambini. Ormai bimbi e ragazzini vanno al mare non per curarsi, come si faceva nell’Ottocento, ma per stare all’aria aperta, insieme ai genitori e per divertirsi. La quasi totalità dei pediatri ha chiaramente indicato che i bambini stanno bene quando stanno bene anche i genitori, pertanto – dice Farnetani – i requisiti delle località di mare per i bambini sono piuttosto semplici: sabbia meglio di sassi e rocce, un pò di spazio fra gli ombrelloni per giocare, acqua che non diventi subito alta in modo che possano immergersi in sicurezza».
I pediatri hanno sempre privilegiato le spiagge attrezzate ove ci fosse la presenza degli assistenti di spiaggia, indispensabili per intervenire in caso di emergenza, e questo anche «per la garanzia di pulizia, perciò sicurezza, e per la presenza anche di un bar che possa rispondere alle varie esigenze dei bambini, per esempio per lo spuntino di metà mattinata, la merenda, oppure anche per scaldare latte o altri pasti per i più piccini» Il consiglio ai genitori «è di scegliere le vacanze in base alle loro esigenze. La possibilità di avere bandiere verdi sparse per tutta Italia aumenta anche la chance di una scelta su misura», dice Farnetani.