Non usa mezzi termini il Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto e sull’incendio avvenuto nei giorni scorsi e che ha distrutto la baraccopoli Rom, tende a puntualizzare e a replicare inviando una lettera al presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio:
“E’ pervenuta a codesto comune, allo scrivente indirizzata, una nota con la quale si chiede un’adeguata attenzione, viste le intense precipitazioni, per l’area golenale del fiume Crati occupata dall’insediamento Rom.
Dalla lettura si rileva da subito la carenza della descrizione dell’attività organizzata e predisposta dal settore Protezione Civile dell’ente provinciale, deviando verso uno sbrigativo spoglio di responsabilità.
Se da un lato è, infatti, noto che il sindaco è autorità comunale di protezione civile ed al verificarsi di emergenze assume la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso ed assistenza alla popolazione colpita, dall’altro è ancor più noto che l’area golenale di cui all’oggetto è demaniale la cui gestione è demandata alla provincia.
Del resto, conformemente all’assunto, la stessa Procura della Repubblica nel suo provvedimento del 02-03-10 integrativo al decreto di sequestro, avente ad oggetto l’area de qua, emesso nell’ambito del proc. n. 2734/09 rgnr, descriveva – conformemente alle previsioni di legge e non quale scelta discrezionale – le attività di competenza del Settore Protezione Civile della Provincia: rimozione rifiuti presenti nell’area, immediato abbattimento delle baracche, iniziative volte ad impedire la realizzazione di nuovi insediamenti abusivi. Demandava invece al Comune il censimento dei presenti e l’assistenza ai minori. Tale provvedimento integrativo, pur essendo successivamente intervenuta nel corso del 2012 la revoca del sequestro originario, rappresenta una chiara individuazione delle competenze ripartite tra comune e provincia, derivante non già, per come sopra sostenuto, da una scelta discrezionale della procura, ma da una obiettiva ricognizione delle norme di legge.
Pertanto, premesso quanto finora esposto, si chiede di sapere con la massima urgenza – previo raccordo con il suo settore di competenza e richiamando lo stesso alle proprie responsabilità – quali iniziative la provincia ha preso o intenda prendere (in questo secondo caso con quali tempi e modalità) per la sicurezza dell’area golenale di cui sopra vista la probabilità, dal suo stesso dirigente attestata, di pericolo per la pubblica incolumità degli insediati, derivante da avverse condizione meteo. “