La levata di scudi, da parte della Camera dei Deputati, per cancellare una pagina assurda ripristinando la data certa di entrata in vigore del provvedimento e prevedere l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza del succo, come fortemente denunciato dalla coldiretti, che aveva parlato di una vera e propria beffa per i cittadini ed il sistema delle imprese agricole ed agroalimentari e delle industrie di spremitura, che gravitano nella filiera agrumicola, c’è stata. Positivamente, Molinaro presidente della Coldiretti Calabria, prende atto che nella conversione in Legge del DL n° 158 del 13 settembre 2012 “Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute “ battezzato come Decreto Balduzzi, si fa giustizia di uno scippo del Governo che aveva fatto sparire la data di entrata in vigore della Legge che elevava al 20% la percentuale di succo nelle bibite analcoliche. Coldiretti Calabria , come si ricorderà, aveva parlato di un sopruso delle lobby delle aranciate che avevano avuto in mano dal Governo “la penna” per riscrivere la norma. Grazie all’impegno dei parlamentari adesso invece in sede di conversione del Decreto legge, superando pastoie burocratiche, ci sarà l’aumento del contenuto di succo nelle bibite che concorre anche a migliorare concretamente la qualità dell’alimentazione, perché consumare più frutta significa ridurre le malattie collegate direttamente all’obesità. Un’altra buona notizia, che fa il paio con quella sopra commentata e che rientrava nel pacchetto delle proposte avanzate da Coldiretti, è che nel corso della discussione del provvedimento, la Camera dei Deputati ha approvato con il parere favorevole del Governo, un ordine del giorno a firma degli on.li Franco Laratta e Nicodemo Oliverio, affinchè le bevande analcoliche a base di frutta interamente realizzate sul territorio nazionale con l’uso esclusivo di frutta di origine e provenienza nazionale siano contrassegnate da un apposito logo. Visto questa attenzione concreta del Parlamento Italiano, -conclude Molinaro -chiediamo che gli europarlamentari si impegnino a velocizzare in modo positivo la procedura di notifica da parte dell’Unione Europea.