Reggio Calabria (RC)-Ormai è chiaro che il “modello Reggio” è un virus che rischia d’infettare l’intera Calabria. La recente bocciatura della Corte dei conti al piano di rientro “lacrime e sangue” presentato dalla triade commissariale porta alla luce il dramma economico che vive la città dello Stretto. E fa sorgere una domanda inquietante intorno a quello che attualmente consideriamo un mistero: a quanto ammonta veramente il buco di bilancio del Comune di Reggio Calabria ?
Nell’attesa di conoscere l’esito della vicenda contabile, con ulteriori risvolti sociali poco piacevoli per i cittadini di Reggio nel caso in cui dovesse essere dichiarato il dissesto dell’ente, non possiamo che aumentare le considerazioni negative sulla gestione allegra e spensierata delle casse comunali operata dall’ex sindaco Arena e, prima di lui, dall’attuale governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti. E’ a loro, infatti, che va addebitata l’attuale situazione di degrado economico cui è assoggettata la città, i cui cittadini sono stretti tra la morsa delle tasse (ormai arrivate alle stelle) e la completa mancanza di servizi adeguati : una sciagura, peggiorata dalla severa congiuntura economica che attraversa il Paese e che si abbatte come una scure sulla popolazione reggina.
C’è di più. Perché nel caso in cui la Corte dei conti dovesse dichiarare il dissesto, a trovarsi veramente nei guai sarebbero – oltre gli incolpevoli cittadini – anche Arena (per il quale la sopravvenuta incandidabilità potrebbe sembrare una passeggiata) e Scopelliti (per il quale costituirebbe un episodio ben più grave del recente caso Italcitrus). I margini, assai risicati, tramite i quali trovare giustificazioni sarebbero pregiudicati a Scopelliti, senza più nessuna possibilità di salvare la faccia: dovrebbe semplicemente dimettersi per salvare ciò che rimane della sua reputazione politica davanti ai calabresi e agli italiani tutti.
Noi del Movimento 5 Stelle, non auspichiamo – di certo – la dichiarazione del dissesto : molto alto sarebbe il prezzo – comunque già attualmente elevato per i cittadini – pagato dai reggini per errori commessi da parte di politici incompetenti e/o spregiudicati. E però c’è anche un disperato bisogno di voltare pagina.
Serve un nuovo inizio e per farlo bisogna avere il coraggio di eliminare tutto ciò che è infetto dalla società : solo quando si libera l’organismo dalla cancrena il corpo rinvigorisce. E’ un passo non privo di difficoltà – e che potrebbe richiedere amputazioni – ma necessario se la società civile vuole sopravvivere e ricominciare a crescere. Bisogna necessariamente mettere in ordine i conti altrimenti – oltre Reggio Calabria – anche la nostra Regione rischia seriamente di affondare e con essa il futuro dei suoi cittadini tutti.