CROSIA (CS) Giovedì, 15 Ottobre 2015 – Favorire lo sviluppo della didattica laboratoriale, la conoscenza e l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro mediante la valorizzazione delle specificità e delle vocazioni territoriali, coniugando insieme innovazione, istruzione, inclusione. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca stanzia 45 milioni di euro per laboratori innovativi che puntino all’occupabilità dei più giovani. Vere e proprie palestre di innovazione, dove mettere in campo attività di orientamento al lavoro, combattere la dispersione scolastica e recuperare i Neet. Crosia insieme a Rossano e con il supporto attivo degli Istituti Professionale e Comprensivo di Mirto Crosia, nel coinvolgere anche gli altri Istituti scolastici statali di secondo grado, presenti sul territorio, aderisce all’avviso pubblico promosso dal Miur.
Il progetto, si inserisce nell’ambito del Piano Nazionale Scuola Digitale ed è finanziato, ai sensi dell’articolo 1, commi da 56 a 62, della legge 13 luglio 2015, n. 107 (c.d. “La Buona Scuola”).
Un’iniziativa in cui crediamo molto – dichiara l’Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione, Graziella Guido – e che, qualora la manifestazione d’interesse che abbiamo presentato venisse accolta, potrebbe rappresentare una svolta positiva per questo territorio. I laboratori per l’occupabilità, infatti – continua – oltre ad essere luoghi di incontro e scambio, e di sperimentazione tra vecchie e nuove professioni, con la pratica dell’innovazione e l’uso strategico delle tecnologie digitali, sono luoghi aperti al territorio per stimolare la crescita professionale, le competenze e l’autoimprenditorialità. Il dato altamente significativo è che sempre di più questo comprensorio riesce a rispondere in maniera sinergica, operando in sintonia. Sicuramente – sottolinea in conclusione Guido – è avvenuto un cambio di mentalità. Amministratori, Istituzioni, Associazioni e imprese hanno capito che è necessario creare rete e fare sintesi per concretizzare reali opportunità di sviluppo di cui da soli non riusciremmo mai a beneficiare.
Al fine di favorire lo sviluppo della didattica laboratoriale, le istituzioni scolastiche ed educative statali possono dotarsi dei suddetti laboratori quali luoghi aperti al territorio per stimolare la crescita professionale, le competenze e l’autoimprenditorialità, coniugando insieme innovazione, istruzione, inclusione, anche attraverso la partecipazione di Enti pubblici e locali, Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, Università, Associazioni, Fondazioni, Enti di formazione professionale, Istituti Tecnici Superiori e Imprese private.
Attraverso i laboratori, le istituzioni scolastiche ed educative perseguono i seguenti obiettivi: apertura della scuola al territorio e possibilità di utilizzo degli spazi anche al di fuori dell’orario scolastico; orientamento della didattica e della formazione ai settori strategici del “made in Italy”, in base alla vocazione produttiva, culturale e sociale di ciascun territorio; fruibilità di servizi propedeutici al collocamento al lavoro o alla riqualificazione di giovani non occupati.