L’associazione culturale Mystica Calabria intende celebrare e ricordare, con il patrocinio del Comune e della Deputazione di Storia Patria per la Calabria, il Giorno della Memoria proponendo un evento particolare: la presentazione del libro del professore Luigi Troccoli, edito da Prometeo ed intitolato “L’internato in oggetto: Tre anni di concentramento in un Comune del Sud Ebrei a Castrovillari (1940-43)”. Il volume, prezioso per la ricerca storica e documentaria, (Dato che a Castrovillari, come a Ferramonti, negli anni 1940-43 vennero internati degli ebrei, ma di questa presenza non c’è stata memoria scritta), precisa nomi, vita e destino delle famiglie internate a Castrovillari, recuperati e studiati, grazie ad una ampio carteggio di archivio, pubblicato ora per la prima volta.
L’appuntamento è fissato per le ore 17.30 di martedì 27 Gennaio nella Sala 14 del Protoconvento francescano.
Dopo i saluti del commissario straordinario al Comune di Castrovillari, Massimo Mariani, e di Mario Vicino, scrittore nonché membro della Deputazione di Storia Patria per la Calabria, ci saranno gli interventi di Francesco Panebianco, direttore del “Museo Internazionale della Memoria Ferramonti di Tarsia”, di Tiziana Rizzo, studiosa della presenza degli Ebrei nella storia della Calabria e dell’autore che contribuiranno a rendere più ricco l’incontro. Il tutto sarà moderato da Ines Ferrante, presidente dell’Associazione Mystica Calabria e caratterizzato dalla lettura di alcune lettere dei bambini internati a Castrovillari, a cura di Giuseppina Sisca e da intermezzi musicali di violino della giovane Monica Cafarelli.
Il momento offrirà anche l’opportunità di visitare la mostra fotografico – documentaria sull’internamento, curata dall’associazione Mystica Calabria e dallo stesso autore del libro, e allestita nei chiostri superiori del Protoconvento per essere ammirata dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 16 alle ore 19.30.
L’iniziativa è anche, e soprattutto, poi, come altri momenti che vengono realizzati in tutt’Italia, una circostanza per comprendere meglio il messaggio universale della Shoah ed approfondire ciò che ha devastato interiormente e fisicamente migliaia di persone tra la guerra ed i campi di sterminio. Un modo per rammentare pure che il cammino della pace si consolida intendendo che tutti abbiamo lo stesso sangue e facciamo parte del genere umano.