La nostra città vive un momento di grave disservizio legato alla raccolta dei rifiuti, alla pulizia e al decoro. Questa situazione di crisi è il frutto del fallimento della Regione e delle passate Amministrazioni, cominciato in realtà molti anni fa, con sprechi, falsi in bilancio e clientelismi dei suoi dirigenti e con la totale mancanza di razionalità delle spese, fatte senza alcun investimento per il rafforzamento strutturale, per la manutenzione dei mezzi e il miglioramento dei servizi. Una vicenda che ha avuto certamente alcuni colpevoli ma anche tanti complici e beneficiari, più o meno consapevoli.
Ciò considerato, tutti dobbiamo allora fare uno sforzo di onestà e responsabilità; tutti dobbiamo assumerci l’onere di fare dei passi avanti per uscire insieme da questa crisi perché una cosa ècerta: da questa situazione o ne usciamo tutti o non ne esce nessuno. Se non si risolverà l’attuale situazione, a pagarne le conseguenze saremo tutti, ma proprio tutti noi cittadini!
Le famiglie di Acri hanno fatto e stanno facendo, da questo punto di vista, ciò che è necessario, pagando la TARES che purtroppo ha già un costo più alto della vecchia TARSU. L’ormai ex-TARES, abrogata dalla LEGGE 27 dicembre 2013, n. 147, istitutiva della TARI, (una delle tre imposte che compongono la IUC, l’imposta unica comunale – Legge di stabilita’ 2014) prevede all’art. 1, comma 657 che “nelle zone in cui non è effettuata la raccolta, la TARI è dovuta in misura non superiore al 40 per cento della tariffa da determinare, anche in maniera graduale, in relazione alla distanza dal più vicino punto di raccolta rientrante nella zona perimetrata o di fatto servita”.
Questo prova che ci sono elementi da cui non possiamo e non intendiamo discostarci. Ricordiamo quindi, sia alla maggioranza sia alle opposizioni di questa Amministrazione Comunale – che tanto attente non sono – che anche fuori dall’assise difenderemo sempre e con ogni mezzo legale i diritti dei nostri concittadini perché nessun ulteriore aumento delle tasse può essere richiesto, anzi, tutt’altro, in virtù di quanto recita il comma 656 della su citata legge: “la TARI è dovuta nella misura massima del 20 per cento della tariffa, in caso di mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti, ovvero di effettuazione dello stesso in grave violazione della disciplina di riferimento, nonché di interruzione del servizio per motivi sindacali o per imprevedibili impedimenti organizzativi che abbiano determinato una situazione riconosciuta dall’autorità sanitaria come pericolosa per le persone e per l’ambiente”.
E allora, mentre facciamo un appello forte a tutti gli acresi perché siano vigili e responsabili verso i comportamenti incivili di chi sporca la città e non rispetta il decoro urbano e la nostra salute, chiediamo a questa Amministrazione che venga attuata la suddetta detrazione prevista per legge in caso di mancato svolgimento del servizio.
Sin da subito dovremo dar vita ad un piano di rilancio del sistema di raccolta differenziata dei rifiuti, urbani trasformandoli in una risorsa anche economica per la città che, se ben gestiti, potranno assicurarci una riduzione di inquinamento e di tariffe.
Il nostro è quindi un appello forte, tanto quanto è forte la volontà di far pagare sempre più meno tasse ai cittadini.
Se dirigenti di partiti, per meri calcoli personali ed individualistici, tenteranno di strumentalizzare il problema dei rifiuti e di mettere sotto scacco il paese, in virtù anche del periodo di propaganda elettorale, questa sarà una scelta grave ed irresponsabile, che non eviterà ulteriori conseguenze negative.
Movimento 5 Stelle
Meetup Acri