RENDE (CS) – Il caso della mancata bonifica del sito industriale della ex Legnochimica arriva in Senato: venerdì è stato depositato l’atto siglato dai portavoce del Movimento Cinque Stelle (primo firmatario Luigi Gaetti con Nicola Morra, Vilma Moronesi e Paola Taverna) per porre all’attenzione dei ministri, della Salute e dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il caso di inquinamento in atto nella zona indistriale rendese. Il provvedimento si è reso necessario dopo l’interrogazione alla Camera (rimasta però inevasa dal Governo centrale) e alla Commissione Ambiente dell’Unione Europea. “Abbiamo chiesto ai ministri interrogati se siano a conoscenza dei fatti e in particolare della maggiore insorgenza di patologie nella zona di Rende” ha affermato il portavoce al Senato Luigi Gaetti, vicepresidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, che nello scorso settembre ha avuto modo di vedere personalmente l’ex sito industriale a contrada Magdalone di Rende.
“A nostro avviso l’iter della bonifica sembrerebbe bloccato a livello locale da continui “rimpalli” di responsabilità. Per questo crediamo sia indispensabile e non più procrastinabile – ha proseguito Gaetti – l’indizione da parte dei ministri competenti di un tavolo, con tutti gli attori coinvolti, per agevolare al più presto l’avvio della bonifica il cui iter è partito 10 anni fa. Al contempo vogliamo sapere quali iniziative, anche in virtù della nuova normativa sugli Ecoreati e nei limiti delle proprie attribuzioni, intendano intraprendere con urgenza al fine di controllare, verificare e salvaguardare la salute e le condizioni di vita dei cittadini della suddetta zona anche promovendo l’istituzione di un apposito registro tumori; se risulti che siano stati stanziati fondi pubblici e quali iniziative di competenza siano state intraprese relativamente le citate criticità e quale sia l’effettivo stato della bonifica del sito nonché la qualità dell’aria, lo stato della falda, vista la consulenza tecnica del prof. Crisci del 2011, e dei luoghi, con particolare riferimento ai bacini artificiali interrati”.
Anche il Consigliere comunale del M5S a Rende, Domenico Miceli è intervenuto in merito alla vicenda: “Come annunciato non abbiamo intenzione di far calare il silenzio sulla mancata bonifica dell’area ex Legnochimica. Stiamo aspettando, a seguito di una riunione in Prefettura, che l’azienda in liquidazione presenti entro il 15 novembre il piano della bonifica, speriamo quello definitivo, che dovrà essere approvato dalla conferenza dei servizi. Se l’azienda si dimostrerà ancora una volta inadempiente il Comune, la Regione e il Ministero, dovranno intervenire immediatamente utilizzando i poteri sostitutivi previsti dalla legge”.