COSENZA – “Dalla nostra identità storica, dal nostro inconfondibile retaggio culturale, dal nostro esempio e modello di integrazione sovranazionale, di comunità di diritto, di economia sociale di mercato….”, deriva la Patente Socio Politica per chiedere agli elettori di affidarci la rappresentanza Europea, consapevoli di poter determinare una più forte e finalizzata coesione politica europea, una più convinta e determinata leadership Italiana nella politica europea.
Dalle nostre parti queste belle parole si sommano con le negatività di una crisi globale che ha impoverito il tessuto produttivo e ad una politica regionale dei compari e degli amici che tanto danno ha prodotto e produrrà fino all’insediamento del prossimo Governo Regionale che speriamo avvenga al più presto.
Nel giorno della Festa del Lavoro desidero urlare con forza che dietro i numeri ci sono le persone, le aziende, le famiglie coinvolte, le ali spezzate ad una classe di imprenditori, artigiani e commercianti che rappresentavano lo storia dell’imprenditoria produttiva meridionale. I numeri già all’attenzione del Governo nazionale parlano di un meridione intero ferito dalle “morti fiscali” che segnano tristemente il volto di un parte del Paese che non ha più le forze per andare avanti. Per questo ora più che mai occorrerà battersi nell’Europa dei vasi comunicanti, per un livellamento che porti alla fine della crisi artata nelle nazioni più povere che rende disponibili risorse ed investimenti per le nazioni ad economia più forte, determinando un circolo virtuoso per le prime e vizioso per gli altri, che ha gambizzato anche la nostra economia.
Ben venga il messaggio del Presidente Renzi, che parla di una riconquista, approfittando del semestre europeo a guida italiana, del ruolo di leadership del nostro Paese in Europa ma occorre, in Italia, resuscitare i tanti soggetti produttivi che sono tenuti nel limbo da politiche a volte di persecuzione fiscale operata dal gestore nazionale.
Equitalia va trasformata in uno “strumento di recupero”, oltre che della area di evasione anche delle potenzialità di chi non può più operare in maniera virtuosa, che dia la possibilità di resurrezione al tessuto produttivo degli imprenditori e commercianti.
La giornata di domani mi auguro possa archiviare la stagione delle feste nel ricordo dei tanti lavoratori che il lavoro lo hanno perso e dei sacrifici di vite umane che una classe lavorativa esposta ai tanti rischi ambientali, qualche volta sconosciuti, si trova a piangere. Occorre dire anche “no” alle elemosine ai familiari delle vittime, pensando alla “Marlane” di Praia ed alle famiglie coinvolte nonché a tutte le realtà, tante, che rappresentavano le occasioni su cui tanti giovani dell’epoca hanno fondato le loro famiglie, oggi in mezzo al guado sociale.
Casi e storie che portano con se una doppia tristezza sociale: la mancanza di sostegno europeo, a volte colpe di coesione europea, ma soprattutto l’assenza di chi ci ha rappresentato senza rappresentarci.
Allo stesso tempo voglio rivolgere la mia solidarietà, ma anche quella del Partito Democratico che mi onoro di rappresentare in questa competizione europe, ai lavoratori della testata giornalistica “L’Ora della Calabria” costretti ad una battaglia che poco ha di Europeo è tanto di mala politica.
Il mio impegno sarà fare del lavoro, giovanile e non, la battaglia primaria della mia delega a Bruxelles che i cittadini meridionali mi affideranno.
Castrovillari, 30 aprile 2014
F.to Maria Saladino
Candidata PD al Parlamento Europeo