Movida cosentina, la replica di Molinari alle polemiche sorte per l’interrogazione parlamentare

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francesco molinariCOSENZA – Il Senatore Francesco Molinari risponde alla lettera sottoscritta da un esercente indignato in merito alle polemiche generate da un’interrogazione parlamentare, chiesta dallo stesso senatore, con oggetto i disagi provocati dalla movida in Piazza Santa Teresa, Cosenza.

“Apprendo con amarezza della reazione scatenata dall’ interrogazione che porta la mia firma e che riguarda la querelle tra residenti e gestori dei locali di piazza Santa Teresa. Ritengo doveroso fare alcune precisazioni a questo punto e, soprattutto, nel leggere di una lettera di indignazione di uno fra gli esercenti. Intanto chiarisco, in merito allo “scalpore” suscitato dall’ aver “scomodato” il Senato, che si tratta dell’ ambito istituzionale in cui io posso intervenire. Non sarebbe stato necessario se a livello comunale (che è poi quello competente) si fosse mosso qualcosa in direzione di una risoluzione del problema che, per come riportato dai giornali, sta già “mietendo le prime vittime” con la chiusura di uno dei locali. A quanto pare però, nessuno interviene relegando i botta e risposta, a suon di querele ed esposti denuncia, nell’alveo di una disputa in cui residenti ed esercenti sono lasciati in balia di se stessi. Mi chiedo fino a che punto, in un simile stato di cose, gli esercenti riescano a lavorare e a mandare avanti le loro attività, probabilmente , tirate su anche con grande sacrificio? A questo punto mi rendo disponibile, se una interrogazione parlamentare genera tanto “scandalo”, alla partecipazione a un tavolo alla presenza dell’organismo demandato a risolvere la questione, ossia Sindaco o Prefetto. Ciascuno deve procedere a una assunzione di responsabilità nel rispetto della carica che , sottolineo “temporaneamente”, occupa e proporre soluzioni. Proprio come ho fatto io.” Il senatore continua poi a replicare chiarendo una alcune imprecisioni, precisando che nell’interrogazione aveva parlato di “avventori che sostano all’esterno”  e non di tavolini, e chiedendo “un incontro con gli esercenti al fine di chiarire una volte per tutte, e attraverso una comunicazione più “diretta” , ciascuno le proprie posizioni e magari cercare insieme, attraverso un tavolo con Sindaco o Prefetto o, perché no, anche entrambi, una soluzione condivisa che vada nella giusta direzione per TUTTI.”

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