COSENZA-Si svolgerà dal 20 al 21 febbraio prossimo il nono congresso della Cisl cosentina. Lo ha stabilito, su proposta del segretario generale Tonino Russo, il Consiglio generale riunitosi alla presenza del segretario confederale Piero Ragazzini e sotto la presidenza del segretario generale della Cisl calabrese Paolo Tramonti. Le assise cosentine eleggeranno in quella occasione il nuovo Consiglio generale e i delegati al congresso regionale.
Il prossimo congresso precederà il processo di autoriforma che segnerà le tappe di un cambiamento che può definirsi epocale. Anche in provincia di Cosenza, come nel resto d’Italia, la Cisl si articolerà in federazioni “accorpate” che riuniranno due o più sindacati di categoria convergenti in un’unica struttura. Lo scopo è quello di “snellire” l’organizzazione per darle la possibilità di essere presente più capillarmente coi suoi operatori sul territorio provinciale. In pratica, l’accorpamento consentirà una maggiore disponibilità in termini di risorse umane e finanziarie. Tanto per fare qualche esempio, la federazione degli edili Filca costituirà un’unica federazione accorpandosi con la federazione dei braccianti agricoli e forestali Fai, mentre la Cisl Scuola sarà un tutt’uno con la Funzione pubblica.
“Ci apprestiamo all’autoriforma – ha fra l’altro affermato Ragazzini – per ribadire la nostra autonomia e confrontarci coi partiti, visto che la politica non può fare a meno di questi strumenti di partecipazione, come del resto riconosce la nostra Costituzione. Perciò, la Cisl continuerà a riaffermare il suo diritto al confronto con le controparti e al dialogo con le forze politiche e imprenditoriali, al di là di certe chiusure che di recente la politica ha manifestato”.
Russo ha posto in rilievo la crescita della Cisl nell’anno che sta per finire. “Nonostante la crisi, la perdita di posti di lavoro in tutti i settori produttivi, il quasi inesistente turnover nel settore pubblico e dei servizi – ha fra l’altro affermato il segretario generale – la Cisl cosentina registra un sensibile incremento delle adesioni. Ecco perché puntiamo ad una prospettiva ottimistica per la nostra organizzazione che si avvia a celebrare il congresso e subito avvierà il cambiamento, cioè quel processo di autoriforma che dovrà segnare una più convinta e attrezzata aderenza dell’organizzazione ai tanti bisogni delle popolazioni e alle giuste aspettative dei lavoratori”.