Occhiuto esprime i suoi auguri per l’istituzione formale del Coro della diocesi

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COSENZA – “È con sincero compiacimento che mi congratulo con il nostro Vescovo, monsignor Salvatore Nunnari, per il decreto firmato il 12 febbraio nel giorno delle solenni celebrazioni della Madonna del Pilerio, in merito alla istituzione formale di una corale diocesana. Una data che arricchisce di simboli positivi un bel momento vissuto dalla città”.

Si era già complimentato direttamente giovedì scorso in Cattedrale il sindaco Mario Occhiuto quando, per onorare la Vergine Santa Patrona di Cosenza, aveva citato più volte nel suo discorso la Bellezza come tramite di salvezza dalla miseria umana, parlando dell’importanza di coloro che compiono il bene attraverso la purezza dei loro animi. Fra i cosiddetti ‘volontari del cuore’, rientrano a tutti gli effetti i 62 elementi del neo ufficializzato Coro della diocesi Cosenza-Bisignano, attivo da tempo e, appunto, formalizzato solo qualche giorno fa per suggellarne il prezioso apporto all’interno della Chiesa. Sotto la direzione di don Serafino Bianco, e con la guida dell’organista-seminarista Pasquale Panaro,  il coro riunisce persone non professioniste che, condividendo la liturgia, sono motivate dalla passione per la musica, nello specifico di quella sacra, come veicolo di comunione fra tutti i fratelli.

Proprio in virtù di questo spirito, ricordando le parole che ha pronunciato in Duomo sulla fondamentale importanza dei volontari, il sindaco Occhiuto tiene a esprimere pubblicamente i propri auguri: “Il fatto che adesso il Coro sia al servizio del Vescovo è un valore aggiunto non elitario, essendo monsignor Nunnari pastore dell’intera Chiesa cosentina. Ciò – aggiunge il primo cittadino – è un ulteriore dono da parte di padre Nunnari, una bella realtà di persone che mettono il talento e il dono della fede al servizio della collettività. La musica, del resto, può essere ristoro del cuore, e noi cosentini – conclude – ci sentiamo onorati di riconoscerci in una identità comune anche grazie a questa bella istituzione”.

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