COSENZA – “Credo sia d’obbligo, prima di tutto per rispetto della verità, tornare a replicare ulteriormente alle dichiarazioni del Partito democratico, nonostante non ci piaccia questo tipo di linguaggio politichese sempre farcito da parole beffeggianti e mistificatorie, degne di chi cerca di distogliere l’attenzione dalla sostanza dei problemi. Di fronte a questioni di base per la vivibilità dei cittadini, non contano gli schieramenti e le fumose prese di posizione ideologica che si servono di termini tesi a denigrare. Conta il buon senso”.
A dichiararlo è il sindaco Mario Occhiuto, il quale già ieri aveva risposto alle accuse del segretario provinciale del Pd, Luigi Guglielmelli, che aveva bocciato il nuovo percorso dei bus Amaco da Cosenza all’Università facendo, tra l’altro, allusioni non veritiere sull’azienda di trasporto pubblico urbano del Comune bruzio.
“Lo stile di chi è abituato a lanciare attacchi senza cognizione di causa – aggiunge Occhiuto – serve solo a confondere le idee dei cittadini, perpetuando un annoso modus operandi della politica. Fatto sta che esistono delle cose certe e sono le seguenti:
- E’ affermazione assolutamente falsa che io non sia mai intervenuto anche in maniera negativa, quando se ne presentava la necessità, sulla governance dell’ex presidente della Regione, Scopelliti, specie sulle questioni relative ai settori della sanità, dei trasporti e del ciclo dei rifiuti. Al riguardo è possibile reperire, essendo agli atti, una corposissima documentazione di missive ufficiali in cui ho denunciato di continuo il mal’andamento in Calabria dei servizi prioritari. Ripeto: dalla gestione dell’acqua alla sanità, ai rifiuti e fino, appunto, ai trasporti (si allega al presente comunicato stampa il pdf di una delle ultime lettere indirizzate alla Regione Calabria e datata luglio 2014, ndp). C’è una rassegna stampa molto fitta che attesta quanto affermo, consultabile in qualsiasi momento attraverso una semplice ricerca anche su internet.
- E’ affermazione assolutamente falsa che il Partito democratico abbia avanzato una proposta sull’unione fra Amaco e Ferrovie della Calabria. Oggetto del contendere è difatti proprio questo: volere consolidare il monopolio del Consorzio autolinee, ovvero del gestore privato, per mezzo di una fusione con l’azienda di trasporto pubblico. Persino l’assessore regionale Carlo Guccione lo aveva ribadito nel corso di un tavolo in Prefettura.
- L’Amaco è l’azienda di trasporto pubblico urbano con i conti più a posto di tutte le aziende del panorama regionale. E questo malgrado la disastrosa situazione finanziaria lasciata al Comune di Cosenza dalle precedenti amministrazioni in cui un ruolo da protagonista era svolto dal Pd come partito di maggioranza. E’ stato poi grazie al mio Esecutivo che si è riusciti a risanare il deficit, con la presentazione di un Piano di riequilibrio finanziario approvato dalle sezioni riunite della Corte dei Conti nazionale.
- Il servizio di trasporto urbano predisposto dai Comuni di Cosenza e Rende tramite l’Amaco è pienamente legittimo. Ne è palese prova il fatto che nessuno alla fine sia riuscito a bloccarlo, nonostante le numerose e indebite pressioni e attività illecite poste in essere (blocchi stradali, ecc). Invece, il Pd e la Regione, anziché sostenerne l’utilità, continuano a dire che si tratta di una ‘forzatura’. Non si capisce in base a quale norma si possa impedire a un Comune di organizzare un servizio essenziale di trasporto pubblico nel proprio territorio per il tramite di un’azienda pubblica. Al contrario, sarebbe legittimo, secondo loro, un servizio affidato ai privati (dalla Regione) senza una gara a evidenza pubblica da ben 40 anni. E’ questo forse un principio logico?
Tengo infine a sottolineare – conclude Mario Occhiuto – che ciò che mi sta a cuore è rispondere essenzialmente ai cittadini ai quali al mio insediamento ho giurato rispetto, trasparenza e totale spirito di servizio. La nuova legislatura regionale è agli inizi e ritenevo occorresse darle fiducia, ma mi rendo conto che il cambiamento sperato non si sta verificando. Mi auguro che questo stato delle cose non dipenda dal governatore Oliverio con cui, pure, ho avuto incontri stimolanti. Spero si tratti di colpe da attribuire al solito modo di fare dei Partiti politici, abituati ormai a versare fiumi di parole rimanendo lontani dalle reali esigenze della collettività. Attendo fiducioso – chiude così Occhiuto – che il presidente Oliverio riporti in primo piano gli interessi dei cittadini e scongiuri l’assalto alla diligenza. Per una Calabria finalmente libera dalle lobby”.