Rossano(Cs)Stamani il Primo cittadino ha scritto al Prefetto Gianfranco Tomao per chiedere, a nome e per conto anche di tanti comuni della provincia di Cosenza che inglobano un gran numero di ex lavoratori socialmente utili e della pubblica utilità, un incontro urgente così da poter avviare un confronto con il Governo e giungere ad una rapida soluzione della questione. Incontro che lo stesso Prefetto ha convocato per domani, Martedì 21 Luglio 2015, alle ore 12.00 a Cosenza.Ci troviamo di fronte all’ennesima situazione paradossale. La Regione Calabria – afferma il Sindaco – sta trasferendo ai comuni i fondi necessari al pagamento delle spettanze salariali dei lavori contrattualizzati a seguito delle procedure di legge, ma questi soldi rischiano di non poter essere utilizzati per il loro scopo. Il motivo di questa scelleratezza è da ricercarsi nell’ormai cronica scelta cervellotica del Governo Renzi che ha praticamente fatto dietrofront rispetto agli impegni assunti lo scorso dicembre con questi lavoratori. Il risultato? Che circa 5mila precari, tra i quali i 150 in forza al Comune di Rossano, sono in procinto di non poter più ricevere i propri stipendi. Così si mettono sul lastrico le famiglie, oltre che si rischia di paralizzare l’intero apparato dei servizi degli enti locali.Una vergogna inaudita e senza precedenti! È palese – aggiunge il Primo cittadino – che sia il Primo Ministro che il Governo, sono lontani anni luce da quelle che sono le esigenze dei cittadini italiani. Non ne conoscono le esigenze e le difficoltà. Non c’è altra spiegazione se si stanziano i soldi senza approvare il provvedimento legislativo che, di fatto, darebbe l’ok al pagamento di queste spettanze. Incapacità o malafede? La speranza è ci possa essere a breve un ravvedimento, dando mandato ai comuni di poter pagare le dovute spettanze ai lavoratori. Nel frattempo, così come nei giorni scorsi hanno fatto i colleghi sindaci del territorio reggino, sosteniamo la battaglia dei nostri precari impegnandoci a fare il possibile – conclude Antoniotti – affinché tale incresciosa situazione possa risolversi positivamente e nelle prossime ore.Governo, nei giorni scorsi, ha stralciato l’Art.8 della Legge 101/2013, attraverso il quale venivano parificati, a quelli nazionali, i finanziamenti regionali destinati alla stabilizzazione dei lavoratori appartenenti all’ex bacino LSU/LPU. Ciò determina l’impossibilità per i Comuni, che hanno contrattualizzato tali lavoratori, di poter utilizzare i fondi regionali per il pagamento delle spettanze stipendiali, già a partire dal prossimo mese. E tale situazione, come ovvio, potrebbe determinare, nell’immediato, gravissimi disservizi ed una situazione di condivisibile agitazione da parte degli stessi lavoratori.