S.ELIA (CZ) – Presentato il Comitato di Quartiere di S.Elia, territorio compreso tra i Comuni di Catanzaro e Pentone. Il comitato è nato con lo «scopo di difendere la qualità della vita e gli interessi degli abitanti di S.Elia», si legge nell’atto costitutivo. I promotori spiegano che si farà portavoce dei cittadini, «stanchi della lontananza della politica partecipata». C’è l’ intenzione, inoltre, di promuovere alcune iniziative nel sociale. Alla conferenza stampa, che si è tenuta presso il Centro sociale di S.Elia (sede del Comitato), sono intervenuti Giovanni Chiarella, Marcello Mussari, Luigi Paone e Luigi De Santis e Giovanni Orlando. Nella sede sono state esposte alcune foto: ritraggono alcuni dei principali problemi del quartiere, legati anche alla spazzatura e alla sicurezza stradale.
Il Comitato conta oltre 500 iscritti, a maggio più dell’80% ha partecipato alle elezioni del Consiglio direttivo. La sua composizione è stata illustrata da Giovanni Chiarella (segretario del Comitato) che ha
introdotto la conferenza stampa. Ne fanno parte: Nicola Battista, Luigi Mussari, Luigi Paone, Filippo Paonessa, Giovanni Orlando, Gianluigi Roppoli e Claudio Scozzafava. Il presidente è Marcello Mussari, il vicepresidente Luigi De Santis. Filippo Pugliese è il tesoriere.
L’associazione di cittadini «non ha scopo di lucro, non persegue fini o interessi partitici» ed è disponibile a coordinarsi con altri comitati del territorio. Punta a riportare l’attenzione sulle criticità del quartiere che, per Marcello Mussari, viaggia a due velocità: «penso che il Comune di Pentone abbia fatto delle strutture che più o meno vengono utilizzate – ha detto – mentre nel Comune di Catanzaro c’è uno stato di abbandono e di disattenzione da parte delle istituzioni».
Il presidente ha tratteggiato il quadro dei problemi che stanno già occupando il Comitato. Innanzitutto la microcriminalità e la sicurezza carente (mancanza di telecamere e «organi preposti spesso assenti salvo che non sono presenti quando noi non ci siamo»). Le condizioni disagiate di strade statale, comunale e interpoderali: «non chiediamo altro che una manutenzione ordinaria – ha affermato – che nel Comune di Pentone è un po’ claudicante, nel Comune di Catanzaro è totalmente assente». Mussari ha menzionato anche i problemi di igiene (pulizia strade, fogne a cielo aperto, rifiuti per le strade) e di potabilità delle acque. E ancora, l’attesa per la raccolta differenziata e la mancata metanizzazione di alcune zone. Per il Comitato, il quartiere manca di valorizzazione: «le panchine sono abbandonate a se stesse – ha denunciato il presidente – le aiuole e gli alberi sono lasciati alla loro crescita senza potatura, la fontana pubblica è inaccessibile». Obiettivo del Comitato sarà far sedere le amministrazioni di Catanzaro e di Pentone a uno stesso tavolo per l’apertura di una Conferenza dei servizi. Chiede, perciò, un incontro con i rispettivi Sindaci.
Ma il Comitato intende anche occuparsi di sociale, ad esempio impegnarsi per portare direttamente a S.Elia il servizio di prenotazioni visite o per garantire alcuni servizi sanitari (come medicazioni e misurazione pressione). Su questo tipo di iniziative si è soffermato Luigi Paone che ha anche manifestato l’indignazione per «la sproporzione» del costo sostenuto dai soci fondatori per la costituzione formale del Comitato (329 euro). Il consigliere ha precisato che il Comitato non vuole sostituirsi alle istituzioni, ma dare una mano. Ha spiegato che, ad esempio, l’ex asilo di S.Elia di proprietà della provincia «potrebbe ritornare a vivere»: potrebbe ospitare la sede del Comitato, un ritrovo per anziani o degli spazi per i ragazzi, anche una biblioteca e una sala di ascolto per la musica. La struttura potrebbe essere gestita con le altre associazioni, la Caritas, la Parrocchia.
Il Comitato, dunque, vuole interessarsi ai problemi del quartiere che attualmente versa in una «situazione drammatica e vergognosa» e non sa a chi rivolgersi, ha constatato Luigi De Santis (vicepresidente). La formazione che rappresenterà i cittadini denuncerà i disagi per far rispettare i propri diritti, ha aggiunto Giovanni Orlando.
Rita Paonessa