CORIGLIANO CALABRO (CS) – Proseguono anche nella giornata di oggi, coordinate dal Capo del Compartimento marittimo, Capitano di Fregata Antonio D’Amore, le operazioni di bonifica dello specchio acqueo portuale interessato dall’affondamento del più grande peschereccio della locale marineria, avvenuto nella serata di martedì 10.
Un’unità navale specializzata nell’antinquinamento marino, in convenzione con il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, infatti, dislocata stabilmente nel porto di Corigliano Calabro, dalla stessa serata dell’incidente sta procedendo secondo le direttive della Guardia costiera al disinquinamento ed alla bonifica della darsena mediante l’impiego delle panne galleggianti assorbenti.
Per “ripulire” completamente la zona di porto interessata l’unità in questione, su espressa richiesta della Capitaneria di porto, sta utilizzando tutti i mezzi in suo possesso, compreso le pompe di aspirazione e filtri che separano le sostanze inquinanti dall’acqua di mare.
Il proprietario/armatore del motopesca è stato informato che, come prevede la normativa in vigore in materia di inquinamento, il Ministero dell’ambiente procederà, successivamente, nei suoi confronti, al recupero delle spese relative alle attività di bonifica.
All’intervento hanno preso parte anche tecnici specializzati subacquei, sotto la supervisione della Guardia Costiera, per verificare i danni al peschereccio, fare una ricognizione del relitto in mare da riportare poi in galleggiamento e tirare a secco con una gru. L’operazione si preannuncia particolarmente complessa per la grandezza del peschereccio ed il suo peso.
Le ispezioni subacquee non consentono una chiara visione dello scafo e dei motivi per cui il peschereccio ha improvvisamente imbarcato acqua.