Guardia Piemontese, dopo la parziale apertura di lunedì’ 4 maggio con le sole cure inalatorie e insufflazioni endotimpatiche, a partire dal prossimo 25 maggio saranno in piena attività con tutte le altre cure classiche ben organizzate nell’ambito dei due stabilimenti termali. Intanto in tutti i reparti e laboratori, compreso il parco termale con annessi la palestra ed il centro benessere, si sta lavorando per rendere accogliente la struttura termale nel ricevere gli assistiti bisognosi delle cure sanitarie termali. Lo scorso anno la stagione, che si è svolta dal 26 maggio al 31 ottobre, si è chiusa con l’erogazione di 451.000 cure per un totale di 18.000 clienti; mentre si sono registrati nei 4 alberghi delle Terme Luigiane 3.500 arrivi con 31.000 presenze. Per la fisiochinesiterapia vi sono stati 2.000 clienti per un totale di 54.000 cure erogate e che pongono le Terme Luigiane, gestite dalla società Sa.te.ca, al primo posto in Calabria nella erogazione dei servizi e per la qualità delle acque che hanno il più alto contenuto di zolfo (grado solfidrometrico) d’Italia con 173 mg/l. L’azienda, nel frattempo, che ha aderito anche quest’anno alla campagna nazionale “Terme aperte”, indetta dalla Federterme con la promozione di iniziative culturali e di intrattenimento, a cominciare dalle giornate mediche in programma per il 6 giugno, ha rilanciato la consueta campagna di assistenza sanitaria a favore di gruppi di anziani e cittadini bisognosi di cure termali prevedendo un contributo di 400 euro a copertura del servizio trasporto a condizione che siano gruppi composti da almeno 40 persone organizzati tramite le amministrazioni comunali per la quale sono state appositamente informate con apposita lettera. Lo scorso anno ben trenta comuni della Provincia di Cosenza hanno organizzato dei propri gruppi utilizzando tale contributo offerto dalla Sa.Te.Ca. Sempre, presso le Terme Luigiane, si svolgerà poi, dal 17 al 20 giugno, il 36° Corso di aggiornamento in “Tecniche per la Difesa dall’Inquinamento”, promosso dal Centro studi acquedotti e fognature, dall’Associazione Idrotecnica Italiana, dall’Ordine degli Ingegneri di Cosenza, nonché dai dipartimenti di ingegneria per l’ambiente e il territorio e di ingegneria civile dell’Università della Calabria.