CATANZARO – Mimmo Perri, primario dell’unità operativa Ostetricia e Ginecologia di Soverato, ha ricevuto un riconoscimento per l’impegno professionale che lo ha contraddistinto nel lavoro svolto, con particolare riferimento alla raccolta del sangue cordonale.
Una targa è stata consegnata in occasione della nona assemblea dalla Gadco (gruppo avis donatrici sangue cordonale), che si è tenuta a Soverato, nella sede dell’Avis.
Come ogni anno le rappresentanti dei vari gruppi organizzati sul territorio calabrese, si sono riunite per analizzare i risultati raggiunti dalla Calabria CBB e soprattutto individuare le strategie più efficaci per la promozione della donazione del sangue cordonale nella nostra regione.
Il sangue del cordone ombelicale è una risorsa preziosa. Infatti è fonte di cellule staminali emopoietiche, capaci di evolversi e costituire i diversi elementi del sangue (globuli rossi, globuli bianchi, piastrine) e può essere utilizzato per la cura di pazienti affetti da malattie del sangue, tumorali (leucemie, linfomi) e non (talassemia, aplasia midollare, …).
Le donne in gravidanza che siano in buono stato di salute e risultino idonee ai criteri per la donazione, attorno alla 36esima settimana possono fare richiesta di donare il sangue del cordone ombelicale al momento della nascita. Il procedimento è molto semplice e del tutto innocuo per mamma e neonato. Il prelievo può essere effettuato sia dopo il parto naturale sia dopo il taglio cesareo.
Dopo la donazione, il sangue che risulta idoneo viene inviato alla banca del sangue cordonale regionale di riferimento (in Calabria è nella città di Reggio) e lì viene congelato e conservato, in modo da essere sempre disponibile al momento del trapianto di midollo osseo.
La donazione di sangue cordonale è un gesto d’amore che non costa nulla e che può salvare e migliorare la qualità della vita di molti pazienti.